Secondo un’intervista rilasciata a “Repubblica” dal direttore generale dell’Inps, Vincenzo Cariddi, il costo del reddito di cittadinanza per le casse dell’Istituto – e dello Stato e per i contribuenti chiamati a ripagare ogni disavanzo – è stato di 34 miliardi di euro e le agevolazioni all’assunzione per i percettori della sovvenzionehanno creato ben 1.500 posti di lavoro stabili. Un dato che ha dato la stura all’ennesima polemica attorno al provvedimento principe – assieme al Superbonus 110% – delle politiche economiche della stagione del grillismo M5s al potere.
Lanciato all’epoca del governo Conte 1, quello formato dall’originale maggioranza M5s Lega Salvini nel 2018, nelle intenzioni dei suoi promotori, a partire da Giuseppi Conte e da Luigi Di Maio, avrebbe dovuto combatterela povertà fino a sconfiggerla. Con il senno del poi, nulla di tutto ciò si è verificato, anzi: la povertà è addirittura cresciuta, mentre il reddito di cittadinanza ha contribuito fortissimamente a distogliere dalle offertedi occupazione frotte di potenziali lavoratori, creando non pochi problemi per milioni di imprenditori.
Per il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, è facile fare di conto a seguito del bilancio del direttore dell’Inps: «a fronte di solo 1.500 contratti incentivati, la spesa per questa misura è costata 34 miliardiallo Stato italiano. E, visto che la matematica non è un’opinione, ogni posto di lavoro è costato più di 22 milionidi euro». Bum!
Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”
Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!
Il conteggio del capogruppo meloniano ha innescato la miccia tra le fila M5s, impegnati all’unisono a difendereil provvedimento cardine delle politiche economiche e sociali della “contenomics”. Di fatto, secondo le note a mezzo stampa diffuse dal M5s, «le 1.500 assunzioni a cui si riferisce il direttore generale dell’Inps sono quelle cosiddette “agevolate”, ossia avvenute grazie agli sgravi del provvedimento per i datori di lavoro che assumono i beneficiari del sussidio. Non si tratta del totale dei percettori del reddito di cittadinanza che hanno trovato lavoro in questi anni. Questi ultimi li ha censiti l’Anpal, da cui risulta che 724.494 beneficiari, pari al 40,1%della platea considerata, hanno avuto un rapporto di lavoro attivo». Sempre utilizzando il metodo Foti, anche dando per buono il dato M5s tratto dalle indagini Anpal, fanno comunque sempre 46.929,30 euro di spesapubblica per ciascun percettore del reddito di cittadinanza.
Comune la si giri e rigiri, il cavallo di bandiera del M5s ha fatto ben poco per il mondo del lavoro e per dareun’occupazione a coloro che ne fossero privi. Molto meglio ha fatto il mercato del lavoro quando il reddito di cittadinanza è stato progressivamente depotenziato, dando nuovamente una motivazione a cercare attivamenteun’occupazione, tanto che nelle settimane scorse in Italia si è registrato il record storico dell’occupazione con quasi 23,7 milioni di lavoratori, pari al 61,8% della popolazione.
Comunque sia, ancora ora, a reddito di cittadinanza depotenziato, e avviato alla chiusura, continuano ad emergere truffe o tentativi di frode, sia nei controlli a posteriori che in quelli preventivi, a testimonianza di come l’impianto giuridico del provvedimento targato M5s fosse stato concepito molto male.
Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano” e “Dario d’Italia”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.
Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”
Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!
YouTube
https://youtu.be/4YcUF3hkUiM?sub_confirmation=1
Telegram
https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/
https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/
https://www.facebook.com/viviitaliatvwebtv
© Riproduzione Riservata