Secondo il Rapporto Ocse Pisa 2022 appena presentato da Invalsi, in Italia le ragazze hanno grandi difficoltà ad apprendere la matematica e risulta il paese con la maggiore differenza al mondo tra sessi in termini di apprendimento di questa materia, in cui gli studenti quindicenni hanno superato le loro coetanee di 21 punti. Viceversa, in lettura le ragazze hanno ottenuto un punteggio superiore ai ragazzi di 19 punti.
Hanno partecipato al rapporto Ocse Pisa a livello mondiale 690.000 studenti, che rappresentano circa 29 milioni di quindicenni nelle scuole di 81 paesi, tra cui 37 Paesi Ocse. In Italia hanno partecipato 345 scuole, 10.552 studenti e circa 9.000 genitori.
Riserva più di una brutta sorpresa l’ultima indagine Ocse Pisa: crolla in modo verticale la preparazione degli studenti in tutto il mondo. Il rendimento medio nei Paesi Ocse è sceso di 16 punti in matematica e di 11 puntiin lettura; ciò equivale all’incirca a mezzo anno scolastico in lettura e a tre quarti di anno scolastico in matematica, anche se i Paesi asiatici – Singapore, Cina, Giappone, Corea e nel continente europeo Estonia e Svizzera – continuano ad avere grandi risultati. Unica nota positiva, il rendimento medio in scienze non ha subito variazioni significative.
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La motivazione di questo deciso peggioramento potrebbe non essere solo una conseguenza della pandemia da Covid e del rallentamento dell’attività didattica frontale: l’analisi delle tendenze prima del 2018 rivela che i risultati in lettura e scienze hanno iniziato a diminuire ben prima della pandemia; ciò indica che sono in gioco anche problemi di più lungo periodo.
Dato il generale peggioramento, l’Italia non si classifica male, anzi: gli studenti quindicenni italiani, in matematica, per la prima volta, hanno un rendimento in linea con i paesi dell’area Ocse, ottenendo 471 punti – anche se significativamente minore rispetto alla rilevazione del 2012 che era di 485 punti – contro la media Ocse di 472.
In lettura gli studenti italiani hanno ottenuto un punteggio superiore alla media Ocse (482 gli studenti italiani contro 476), mentre in scienze il punteggio è risultato inferiore alla media Ocse (477 gli italiani contro 485 media Ocse).
Il punteggio medio italiano in matematica è risultato simile a quello di altri paesi come, ad esempio, Germania (475), Francia (474), Spagna (473), Ungheria (473), Portogallo (472). Per lettura, gli studenti italiani hanno registrato un rendimento simile a Germania (480), Francia (474), Portogallo (477), Austria (480), ma anche a paesi nordici come Svezia (487) e Norvegia (477). In scienze, infine, gli studenti italiani hanno conseguito un punteggio medio simile a Norvegia (478), Portogallo (484), Lituania (484), Croazia (483), Turchia (476) e Vietnam (472).
Considerando le diverse aree geografiche, i risultati del rapporto Ocse Pisa 2022 hanno mostrato una certa specificità rispetto agli ambiti di rilevazione in confronto del 2018. In particolare, in matematica, le regioni del NordOveste del Sud Isole non hanno mostrato un cambiamento significativo, quelle del NordEst, Centro e Sud hanno evidenziato, invece, una diminuzione del punteggio medio rispetto al ciclo 2018. In lettura, nessuna delle areeha registrato un cambiamento significativo rispetto al 2018; in scienze, solo gli studenti del Sud Isole hannoottenuto un punteggio significativamente superiore al ciclo precedente. Riguardo i cicli precedenti, nel Sud i punteggi Ocse Pisa 2022 in matematica sono significativamente più bassi rispetto a tre cicli precedenti (2009, 2012 e 2015); nel NordEst ciò avviene rispetto a due cicli passati (2012 e 2015). In lettura, il punteggio ottenuto dagli studenti del Sud nel 2022 è risultato significativamente più basso rispetto a due cicli precedenti (2009 e 2012). Nel Sud Isole, viceversa, il punteggio del 2022 in lettura è stato superiore rispetto ai cicli 2003 e 2006. In scienze, infine, il Sud e il NordEst hanno mostrato uno scarto negativo tra Osce Pisa 2022 e tre cicli precedenti (Sud: 2009, 2012 e 2015; NordEst: 2006, 2012, 2015).
Rispetto alle tipologie d’istruzione, i licei hanno ottenuto punteggi medi superiori agli altri tipi d’istruzione in tutti e tre gli ambiti. A seguire, gli istituti tecnici e l’istruzione e formazione professionale. Questi ultimi due hanno registrato un rendimento simile; inoltre, in questi due gruppi la distanza tra gli studenti nella fascia più alta di punteggio e quelli nella fascia più bassa è risultata più contenuta rispetto a quanto si è osservato nei licei e negli istituti tecnici. Nei licei e negli istituti tecnici, in matematica, lettura e scienze, più di due terzi degli studenti hanno raggiunto il livello base o superiore di competenza. Le percentuali vanno da un minimo del 67% negli istituti tecnici in matematica, a un massimo del 90% nei licei in lettura. Negli istituti professionali e nella formazione professionale la percentuale di questi studenti va da un minimo del 36% in matematica, a un massimo del 52% in lettura. Complessivamente, negli istituti professionali e nella formazione professionale la percentuale di studenti al di sotto del Livello 2 in matematica, lettura e scienze è più che doppia rispetto a quella registrata negli istituti tecnici e nei licei.
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