L’evasione di tasse e contributi costa alle casse dello Stato mancate entrate per quasi 84 miliardi nel 2021, in presenza di una quota di sommerso ancora elevata, su cui pesano soprattutto le sotto dichiarazioni e il lavoro irregolare, con una tendenza comunque al miglioramento.
La Relazione 2023 sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva per gli anni 2016-2021 del ministero dell’Economia e finanze aggiorna la situazione anche sulla base dei nuovi dati Istat, evidenziando come l’evasione di tasse e contributi nel 2021 sia pari a 83,6 miliardi di euro, di cui circa 73,2 miliardi di mancate entrate tributarie e 10,4 miliardi di mancate entrate contributive.
In particolare, aumenta il divario Irpef (circa 2,1 miliardi, di cui 100 milioni per i lavoratori dipendenti irregolari e quasi 2 miliardi per lavoratori autonomi e le imprese). Si riduce invece il gap Iva (-3,9 miliardi), da locazioni (-336 milioni) e Imu (-135 milioni). Sostanzialmente stabile quello relativo a Ires (+33 milioni), Irap (+86 milioni) e accise (+31 milioni).
Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”
Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!
Rispetto al 2020 l’evasione evidenzia comunque una diminuzione, pari a 2,7 miliardi (-3,1%), di cui 2,2 miliardi sono relativi all’ambito fiscale (-2,9% rispetto al 2020) e 0,5 miliardi a quello contributivo (-4,3% rispetto al 2020). Tra il 2016 e il 2021 il “tax gap” si è progressivamente ridotto (con l’eccezione del 2017, in cui è salito a 108,5 miliardi), passando da 107,7 a 83,6 miliardi, con un calo complessivo di oltre 24 miliardi.
In rialzo nel 2021 il valore aggiunto generato dal sommerso economico, attestandosi a 173,9 miliardi, in aumento di 16,5 miliardi rispetto al 2020. La sua incidenza sul Pil si è comunque mantenuta costante al 9,5%, 0,7 punti percentuali al di sotto di quanto osservato nel 2019 (10,2%).
Le componenti più rilevanti dell’economia sommersa sono legate alla correzione della sotto dichiarazione del valore aggiunto e all’impiego di lavoro irregolare, che nel 2021 generano, rispettivamente, il 52,6% e il 39,2% del valore aggiunto complessivo attribuito all’economia sommersa. Meno rilevante, ma comunque significativo (8,3%), è il contributo delle altre componenti (mance, locazioni in nero e integrazione domanda-offerta).
A livello settoriale, poi, si registra una riduzione importante di 1,2 punti percentuali del peso del sommerso in agricoltura, costruzioni e commercio, trasporti, alloggio e ristorazione; mentre, si osserva un significativo incremento nei servizi professionali, scientifici, tecnici e di supporto alle imprese (+1,2 punti percentuali), negli altri servizi alle persone (+0,6 punti percentuali) e nei servizi di informazione e comunicazione e attività finanziarie e assicurative (+0,5 punti percentuali, in entrambi i settori).
Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano” e “Dario d’Italia”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.
Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”
Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!
YouTube
https://youtu.be/j0tB9zTxknw?sub_confirmation=1
Telegram
https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/
https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/
https://www.facebook.com/viviitaliatvwebtv
© Riproduzione Riservata
