A “Bianco & Nero” il commento dei fatti politici ed economici della settimana

I referendum promossi e bocciati dalla Corte costituzionale. I magistrati sempre più uguali degli altri dipendenti pubblici. Le crepe sempre più vistose della maggioranza del governo Draghi. I danni all’economia causate da grenn pass e politiche demagogiche. 

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elezioni politiche

In questa puntata de il “Bianco & Nero”, il commento settimanale di “ViViItalia Tv” con l’esperto in comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e il direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, si approfondiscono i temi caldi della politica e dell’economia.

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Ad aprire le riflessioni la decisione con cui la Corte costituzionale ha promosso cinque referendum su otto, bocciando quelli sull’eutanasia e sulla legalizzazione delle droghe, oltre a quello sulla responsabilità civile personale dei magistrati che sbagliano, con ciò derogando sostanzialmente all’art. 28 della Costituzione secondo cui tutti i dipendenti pubblici dovrebbero essere trattati in modo uguale da parte del loro datore di lavoro. Ma così non è.

Spazio poi alle riflessioni sulla politica, che già si spacca sui cinque referendum sull’assetto della giustizia ammessi dalla Corte costituzionale, cui s’aggiungono le votazioni sulla conversione del decretoMilleproroghe” dove il governo è stato battuto ben quattro volte (una sul tetto all’uso del denaro contate, riportato per il 2022 a 2.000 euro), tanto da fare registrare la prima solenne incazzatura del premier Draghi che ha letteralmente cazziato i partiti e i loro rappresentanti in seno alla maggioranza minacciando loro il suo addio e il conseguente scioglimento anticipato della legislatura. Che sarebbe anche uno scenario gradito a molte forze politiche, vuoi per cambiare i parlamentari in carica con altri più vicini alla propria linea (il Pd di Enrico Letta), vuoi per ingrossare finalmente le proprie fila, riscuotendo il successo elettorale nei sondaggi (Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni). Ma che per i più significa la disfatta totale (M5s di Giuseppi Conte) e il fallimento della propria linea politica (Lega di Matteo Salvini).

Infine, le conseguenze sull’economia di scelte palesemente ideologiche sbagliate e di corto respiro, come sul green pass rafforzato per andare a lavoro che interessa oltre mezzo milione di persone costrette a casa senza stipendio, o quelle in tema di energia che stanno comportando bollette stratosferiche ed aziende prossime al fallimento.

Buona visione.

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