ROMA (ITALPRESS) – A gennaio l’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua (come nel mese di dicembre). La stima preliminare era +0,6%.
La stabilita’ dell’inflazione e’ effetto di andamenti opposti: da un lato accelerano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +1,6% a +3,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,1% a +2,6%); dall’altro si amplia la flessione dei Beni energetici regolamentati (da -7,8% a -9,6%) e rallentano la loro crescita i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,3% a +0,9%).
L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici si portano entrambe a +0,8%, rispettivamente da +0,6% e da +0,7%.
Il lieve aumento congiunturale dell’indice generale e’ dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni alimentari, sia nella componente lavorata (+1,0%) che non (+0,8%), in parte bilanciata dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-0,4%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,5%). L’inflazione accelera lievemente per i beni (da una variazione tendenziale nulla di dicembre a +0,1%), mentre rimane stabile la crescita dei prezzi dei servizi (+1,0%); il differenziale inflazionistico rimane positivo e pari a +0,9 punti percentuali (era +1 a dicembre).
L’inflazione acquisita per il 2020 e’ pari a zero per l’indice generale e per la componente di fondo.
(ITALPRESS).