ROMA (ITALPRESS) – “Saranno mesi molto difficili, siamo di fronte alla prova piu’ dura dal Dopoguerra. Avremo una brusca caduta del Pil e le conseguenze economiche saranno molto dolorose. Il governo ce la sta mettendo tutta e continuera’ a operare con la massima determinazione per garantire la tenuta sociale ed economica del Paese e renderlo piu’ competitivo, piu’ equo e inclusivo”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un’intervista al Corriere della Sera.
Il presidente del Consiglio parla di “comportamenti gravissimi” in merito alle immagini sugli aperitivi ai Navigli di Milano di giovedi’ scorso. “Se non si rispetta il distanziamento rischiamo di vanificare tutti gli sforzi fatti e tornare a un lockdown, anche se circoscritto – spiega Conte -, con danni ancora piu’ gravi per la nostra economia. Ma ho fiducia che continuera’ a prevalere il buon senso degli italiani”.
Quanto alle divergenze con alcuni presidenti di Regione, il capo del Governo sottolinea: “Con le linee guida che ci permetteranno un controllo della curva epidemiologica, potremo permetterci anche differenziazioni geografiche. Questo non significa procedere in ordine sparso e affidarci a iniziative avventate. I risultati raggiunti sono anche il frutto del dialogo quotidiano avuto con i rappresentanti degli enti locali, grazie anche al lavoro del ministro Boccia”.
“Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarra’ in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre citta’ – dice ancora Conte -. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione”.
E alla domanda su perche’ siamo ancora cosi’ indietro su app, test e tamponi, risponde: “Stiamo lavorando giorno e notte per rafforzare le attivita’ di monitoraggio, contact tracing e tele-assistenza, in una piu’ ampia strategia integrata che prevede potenziamento degli ospedali, delle terapie intensive e della medicina del territorio. Aspettiamo di vedere il funzionamento dell’app, ma invito a considerare che potremmo essere tra i primi al mondo ad avere sviluppato un sistema pubblico con tutte le garanzie”.
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