Le previsioni di Assomela sulla base dei dati forniti a Praga dai rappresentanti delle categorie agricole europee
Come di consueto, i produttori di mele europei si sono riuniti ad inizio agosto – quest’anno a Praga in Repubblica Ceca – per presentare e commentare le previsioni di produzione di mele per la stagione entrante. Le previsioni di produzione per il 2013 riportano un volume di mele di 10.798.000 ton., con un aumento del 7% rispetto alla produzione consuntiva del 2012 e del 6% sulla media produttiva del triennio 2010-2012. L’aumento è nella normalità e nelle aspettative, dopo una produzione 2012 molto bassa in molti paesi dell’Europa occidentale, influenzata da gelate diffuse nella primavera.
Alcuni paesi della “vecchia” Europa, come la Francia, si riportano su livelli di produzione normali, ma in alcuni casi si rilevano riduzioni anche importanti. La Germania, tradizionale mercato per le mele italiane, subisce un abbassamento di produzione del 17% ed un segno negativo tra i paesi produttori più significativi si rileva anche per il Belgio (-9%) e l’Austria (-1%). La Polonia prevede un incremento di produzione del 10%. Si sottolinea che per effetto di diffuse grandinate e problemi di natura fitosanitaria un volume di mele considerevolmente superiore al 2012 sarà trasformato in succo, con una disponibilità dei frutti per il mercato fresco in linea con l’anno all’anno precedente. Dopo il recupero dell’anno passato, pesante anche il calo della produzione previsto per l’Ungheria (-21%), che si riporta su livelli medi e la Grecia (- 10%).
La eccezionale piovosità della primavera non ha certamente aiutato i frutticoltori e sono infatti riportati problemi fitosanitari più o meno gravi in diversi paesi della Comunità Europea. In diverse aree sono anche segnalate riduzioni nel calibro dei frutti, parzialmente dovute al ritardo nella maturazione ma che porteranno in ogni caso a fine stagione ad una minore disponibilità di frutti di calibro superiore.
In sostanza la produzione totale di mele prevista per la Comunità Europea nel 2013 sarà media, ma con un’incidenza della merce di scarsa qualità da destinare alla trasformazione superiore già sin d’ora al normale, con calibri tendenzialmente minori e di conseguenza un volume di frutti per il mercato fresco di poco superiore all’annata 2012/2013.
L’Italia rispetta la tendenza generale dei paesi dell’Europa meridionale, con un aumento della produzione che si attesta al 10%, che porta il quantitativo di mele per la raccolta al di sopra delle 2.000.000 di ton., attestandosi vicino ai livelli di produzione del 2010. A livello regionale, l’Alto Adige presenta un aumento del 10,7%, il Trentino del 6,7% e le altre regioni italiane del 14,3%.
La stagione si presenta in Italia mediamente in ritardo di una settimana rispetto al 2012, con la raccolta che per il gruppo “Gala” dovrebbe iniziare dopo ferragosto nelle zone più precoci. I problemi fitosanitari dovuti alla forte piovosità primaverile, che si sono manifestati in alcune aree nei mesi di aprile e maggio, sono oggi sotto controllo ed il caldo secco del mese di agosto contribuisce a mitigare gli effetti qualitativi sui frutti. Alcune forti grandinate hanno interessato le aree di produzione in Alto Adige ed oggi, sommando altri territori che sia pur in forma meno intensa hanno subito danni da grandine, si può stimare un quantitativo di mele da destinare alla trasformazione industriale di circa 280.000 ton., con un aumento di quasi il 40% sul 2012.
Il volume di mele disponibili per il mercato “fresco” è quindi stimato in 1.857.000 ton., in aumento rispetto all’annata precedente ma inferiore di circa il 5% rispetto alla media degli anni precedenti. Dal punto di vista qualitativo ed organolettico la situazione a fine luglio è quindi complessivamente giudicata buona.
Quanto al bilancio della stazione 2012/2013 e prospettive per quella 2013/2014, l’annata che si sta chiudendo è giudicata buona da parte degli operatori. Le condizioni di mercato prospettate in occasione del convegno Prognosfruit 2012 si sono via via confermate e la stagione si è sviluppata con regolarità, sia sul mercato nazionale che estero, con quotazioni buone e stabili. A fine luglio le giacenze di mele del raccolto 2012 sono in esaurimento così come le importazioni dall’emisfero sud. Si vengono così a confermare buone condizioni per la partenza della stagione commerciale 2013/2014.
Le informazioni che provengono da Prognosfruit vanno come sempre analizzate in un contesto più ampio ed in rapporto ad altri fattori in grado di influenzare l’andamento commerciale. Dopo un 2012 con una tra le più basse produzioni di sempre, il livello produttivo comunitario ritorna sopra la soglia di 10.000.000 di ton., pur restando ampiamente inferire ai record del 2004 e del 2008. La Polonia prevede un volume di frutti potenzialmente vendibili sul mercato fresco simile alla stagione precedente. Un dato significativo è rappresentato dalla Germania, paese di riferimento per l’esportazione italiana, che con un calo del 17% sul 2012 e si presenta come un’area di esportazione interessante per la campagna entrante.
La situazione fitosanitaria, che ha preoccupato i produttori di diverse aree nei mesi primaverili, è oggi sostanzialmente sotto controllo ed il clima caldo e secco contribuisce a mantenere bassa la pressione delle tradizionali patologie del melo. Importante sarà ancora il ruolo dell’industria di trasformazione, che dovrebbe essere in grado di supportare quotazioni interessanti per la merce da succo assorbendo i frutti di qualità inferiore.
Va peraltro evidenziato un trend in nuovo leggero calo nel consumi tra il 2011 ed il 2012 (-3%), che suggerisce la necessaria prudenza, specialmente in apertura di stagione, per non alimentare aspettative eccessivamente elevate in una situazione di difficoltà economica che si riflette chiaramente nei comportamenti dei consumatori. In poche parole e per quanto possibile ad inizio agosto 2013, i diversi fattori di analisi fanno intravede una stagione 2013/2014 probabilmente più difficile rispetto alla precedente, ma tutto sommato con prospettive ragionevolmente interessanti per il settore delle mele.