Dalle Alpi alla costa salentina, raggiunge quota 5.450 il numero dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) censiti dal Duemila ad oggi nel Registro Unico nazionale. Un paniere che in questi ultimi 22 anni di monitoraggio è sempre stato in crescita, pur non avendo finora ricevuto particolari tutele, e annovera produzioni e tipicità agricole, piccola pesca, specialità trasformate e ricette di cucina.
La svolta in termini di promozione arriva da un emendamento nella legge di bilancio 2022 che ha stanziato per la prima volta un milione di euro per la promozione dei Pat. «L’Italia – ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli – è il Paese dei mille campanili, con i comuni e le tante località che si indentificano col cibo. I Prodotti agroalimentari tradizionali sono un’eccellenza che narra di una tradizione produttiva e artigianale di almeno 25 anni, realizzata e consumata in loco, che crea dinamiche virtuose capaci di attrarre un turismo enogastronomico consapevole e responsabile, creando un valore che si distribuisce lungo la filiera, con il coinvolgimento della ristorazione tipica».
Il provvedimento varato dal ministero regolarizza la distribuzione regionale dei fondi, e con un atto successivo sarà istituito un Osservatorio di supporto al Mipaaf. L’obiettivo è tutelare circuiti virtuosi di produzione di biodiversità e cultura identitaria, capaci di attrarre anche in aree marginali turismo qualificato e sostenibile e di raccontare l’eccellenza “Prodotto in Italia- Made in Italy” anche all’estero.
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