Pinot Grigio: a metà del guado l’iter della nuova Doc “Delle Venezie”

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pinot grigio nel bicchiere
Il 30 agosto a Verona presso Veronafiere la pubblica audizione convocata dal ministero delle Politiche agricole. Armani: «un nuovo, importante passo in avanti. Speriamo di concludere entro fine anno»

 

pinot grigio nel bicchiereMartedì 30 agosto si terrà a Verona, presso Veronafiere, la riunione di pubblico accertamento convocata dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per il riconoscimento della nuova Doc interregionale “Delle Venezie” del Pinot Grigio. Si tratta di un passaggio fondamentale, preceduto dalla costituzione nello scorso febbraio dell’Associazione temporanea di scopo “Produttori vitivinicoli trentini, friulani e veneti” presieduta da Albino Armani, e che arriva a conclusione di un lungo percorso di condivisione tra i territori più vocati in Italia per la produzione di vino Pinot Grigio.

La nuova Doc “Delle Venezie” è rappresentativa di circa 20.000 ettari di vigneto Pinot Grigio distribuito tra Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia e, una volta varata, diverrà una delle più grandi Doc nazionali in grado di competere a livello internazionale, in particolare sul mercato americano, per tutelare la qualità di un prodotto che vede l’export andare a gonfie vele. 

Contestualmente alla richiesta ufficiale di riconoscimento della Doc “Delle Venezie” per il Pinot Grigio, alla riunione si parlerà anche della modifica della attuale IGT “delle Venezie” a “Trevenezie” (al fine di non generare confusioni e sovrapposizioni nominative con la nuova Doc) e del relativo disciplinare di produzione, nonché delle modifiche dei disciplinari di produzione delle IGT venete (“Veneto”, “Vallagarina”, “Veneto Orientale”, “Marca trevigiana”, “Colli trevigiani”, “Conselvano”, “Alto Livenza”, “Verona”, “Provincia di Verona” e “Venezia Giulia”).

Soddisfatto per quanto fin qui fatto il presidente dell’Associazione dei produttori di Pinot Grigio, il viticoltore Albino Armani: «siamo giunti a metà del guado, ma quanto fin qui fatto è sicuramente un successo, almeno in termini temporali, visto che se non ci saranno opposizioni e ricorsi, entro la fine del 2016 la nuova Doc interregionale del Pinot Grigio sarà una realtà». Per Armani «l’istituzione della nuova Doc costituisce per il Pinot Grigio un fattore di maggiore protezione contro falsi, imitazioni e sofisticazioni di questo vino molto apprezzato all’estero. Essa aiuterà i produttori a valorizzare al meglio questo vino, anche a vantaggio del territorio in cui è prodotto».