Il mondo agricolo chiede un cambio di passo in Europa

Confronto all'Expo DiviNazione 24 di Siracusa. Lollobrigida «lavoriamo al rilancio del settore».

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Il mondo agricolo ha bisogno di fatti e all’Europa il mondo agricolo chiede un cambio di passo verso una multilateralità in grado di garantire reddito a chi in Italia lavora i campi ma anche di rispondere alle pressioni di Usa e Cina.

A Siracusa, sull’isola di Ortigia, per l’Expo DiviNazione 24, organizzato in vista del G7 Agricoltura, dal 26 al 28 settembre, riunite tutte le associazioni di categoria e i sindacati in un dialogo aperto con il governo, presente con quattro ministri. Sembra lontana l’epoca della marcia dei trattori su Bruxelles, solo il marzo scorso e poi con una coda a giugno, anche se, dicono alcuni addetti ai lavori, l’attenzione resta alta.

Un pressing che ha dato risultati in termini di revisione della Politica agricola comune. Contributi per lavorare la terra e non per tenere i campi a riposo. Domani, ricorda il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, sarà a Bruxelles all’Agrifish con i ministri dell’agricoltura. «Noi siamo Europeisti, nel senso che veniva richiamato nei Trattati di Roma. Se il sistema Europa ha visto diminuire le imprese agricole del 30% un problema esiste. Le direttive hanno inciso in termini negativi più sul sistema Italia con decrementi maggiori di imprese e numeri devastanti al Sud, così come nelle marinerie, 28% quelle cancellate in Europa, 40% in Italia.

«Allora dobbiamo continuare ad affermare che abbiamo un credito, dobbiamo riequilibrare il sistema – sottolinea Lollobrigida -. Il nostro obiettivo è rilanciare l’agricoltura, ed è quello che stiamo facendo con il governo Meloni. Oggi insieme a tutte le associazioni agricole, della pesca e dei sindacati vogliamo pianificare quello che deve essere fatto per lo sviluppo e la tenuta dell’attuale sistema».

Sul palco Coldiretti, Confagricolatura, Cia-Agricoltori italiani, Copagri, Fedagripesca, Flai Cgil, Fai Cisl, Uila e, oltre a Lollobrigida, i ministri dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, della Salute, Orazio Schillaci, e del Lavoro, Marina Elvira Calderone. Saluto iniziale del presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Presente il Commissario alla peste suina, Giovanni Filippini. Sotto i riflettori anche il caporalato. I sindacati chiedono l’applicazione delle norme contenute nel Dl agricoltura e più controlli. Nel 2023, solo in agricoltura, l’Inps ha annullato oltre 27.000 contratti irregolari e denunciato 425 lavoratori, a fronte di 669 ispezioni nel settore agricolo, dice il presidente Inps, Gabriele Fava.

«Parliamo anche di contrasto allo sfruttamento lavorativo del caporalato ma non dimenticando mai che noi siamo famosi nel mondo per un’agricoltura di qualità fatta da tantissime aziende che investono nella qualità anche nei rapporti di lavoro», sottolinea Calderone. Mentre Schillaci guarda alla sfida sugli stili di vita visto che, rileva, «nel 2041 ci saranno oltre 6 milioni di over80 in Italia». E Pichetto Fratin mette in guardia contro un «cambiamento climatico rilevante in atto».

Da parte delle associazioni del mondo agricolo il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, chiede una Ue «più coraggiosa», ma anche, sottolinea il presidente di Confagri, Massimiliano Giansanti, «protagonista della geopolitica del cibo», mentre il presidente di Cia, Cristiano Fini richiama a una «sinergia per la sicurezza alimentare».

 

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