Gran Bretagna, sequestro di falsi prosciutti San Daniele da parte delle autorità locali

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SAN-DANIELE-DEL-FRIULI -prosciutto-crudo-ilnordestL’azione su denuncia del Consorzio di tutela. De Girolamo: “ottima collaborazione tra gli organi di tutela e repressione di Italia e Gran Bretagna”

Prima collaborazione con successo della clausola “ex officio” introdotta dall’unione Europea nella tutela reciproca dei prodotti tipici Dop e Igp con il provvedimento di sequestro preso nei confronti di un’azienda in Gran Bretagna che commerciava finto prosciutto di San Daniele.

Soddisfazione da parte del direttore generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, Mario Emilio Cichetti: “l’ex officio è una sorta di tutela ‘automatica’ dei prodotti Dop e Igp, uno strumento estremamente pratico e concreto volto alla salvaguardia dei prodotti a indicazione geografica all’interno di tutti gli Stati membri e a vantaggio dei consumatori europei”. Per Cichetti la collaborazione tra le varie autorità italiane, inglesi ed europee, ha evidenziato il funzionamento di un sistema che rappresenta “un concreto aiuto che l’Ue dà ai prodotti Dop e Igp italiani ed europei per la loro tutela a livello comunitario”.

“Il sequestro del falso Prosciutto San Daniele è una notizia doppiamente positiva: si blocca l’ennesimo tentativo di imitare uno dei nostri prodotti d’eccellenza e si dimostra l’efficacia dei nuovi strumenti a tutela delle certificazioni introdotti dall’Ue con il ‘Pacchetto qualità’, in particolare la clausola ex officio” afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, ricordando che con un’azione radicale di contrasto al falso “Made in Italy”, l’export agroalimentare che oggi vale quasi 34 miliardi di euro, “potrebbe addirittura triplicare”. Il settore non solo è uno dei più colpiti dalla contraffazione, con un giro d’affari del tarocco, afferma la Cia, “vicino al miliardo, ma subisce anche la concorrenza sleale dell’“italian sounding” che genera un business illegale di 60 miliardi di euro l’anno. Per i produttori e per l’intera filiera agroalimentare che tutti i giorni lavorano sull’eccellenza – conclude la Cia – si tratta di un danno economico e d’immagine inaccettabile, tanto più che a finire nel mirino dei falsi sono molto spesso proprio i prodotti di qualità regolamentata, Dop, Igp e biologico, quelli che dovrebbero offrire un’assoluta garanzia di sicurezza alimentare, criterio al primo posto nelle scelte di consumo per otto italiani su dieci”.

Soddisfatta per il sequestro anche il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo: “è davvero una buona notizia il sequestro di prodotti che riportavano falsamente la denominazione di Prosciutto San Daniele da parte delle autorità britanniche, che qui voglio ringraziare. Notizia ancora più positiva – rimarca il ministro -, perché ha visto la collaborazione tra il nostro Ispettorato e il Consorzio di tutela, nell’attivare la procedura di blocco della vendita illegale. Si tratta di un caso di applicazione della clausola ‘ex officio’ contenuta nel pacchetto qualità dell’Ue, che ci conferma la necessità e la validità di questa norma. E’ fondamentale, infatti, che sul territorio comunitario esistano strumenti adeguati alla protezione delle DOP e IGP patrimonio dell’Unione, alla salvaguardia dei consumatori e dei produttori onesti. La tutela del ‘Made in Italy’ e delle nostre denominazioni è una priorità assoluta del governo e continueremo questa azione di contrasto alle frodi e agli illeciti a tutto campo”.

Il Consorzio – spiega il Mipaaf – si è immediatamente attivato di concerto con l’Ispettorato per il controllo della qualità e la repressione delle frodi (ICQRF) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ed ha sollecitato le autorità inglesi competenti, il Department for Environment Food & Rural Affairs (DEFRA), che, dopo aver verificato l’infrazione, ha proceduto a far cessare l’attività illecita.