Dopo anni di trattative, partono per il mercato americano le mele del NordEst

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Mela Val Venosta Gala biologica 1Un progetto di Assomela per allargare il mercato. Mele Bio: bene la raccolta in Val Venosta

Dopo un lungo lavoro di preparazione, il “Piano di Lavoro” firmato a fine agosto tra le autorità competenti del Ministero per l’Agricoltura ed Aphis ha finalmente aperto le porte alle spedizioni di mele e pere verso il mercato degli Stati Uniti d’America. Il progetto è stato coordinato da Assomela (Consorzio delle organizzazioni di produttori di mele italiani che rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale) per le mele, in collaborazione con il Centro Servizi Ortofrutticoli (CSO) di Ferrara per le pere. I soggetti e le istituzioni coinvolte sono state molte, a partire dal Ministero delle politiche agricole, dalle rappresentanze diplomatiche a Roma e Washington, dai Servizi fitosanitari della regione Emilia Romagna, del Trentino e dell’Alto Adige, dai Centri di consulenza tecnica nonché da tutti i tecnici delle organizzazioni di produttori interessate.

Il progetto nella sua fase operativa, per il Trentino Alto Adige ha coinvolto i Consorzi Melinda, la Trentina, Vog Terlano (Marlene) e VI.P (Val Venosta), con le varietà Gala, Golden, Granny Smith e Fuji prodotte in 12 aree verificate, autorizzate dai servizi fitosanitari di Trento e Bolzano e comunicate già a primavera alle autorità americane.

Il progetto è stato anche una nuova significativa piattaforma di collaborazione tra i consorzi coinvolti. Tutti i controlli necessari in stabilimento sono infatti stati centralizzati presso la Cooperativa “Valli del Sarca” associata alla OP “la Trentina”, mentre la commercializzazione sarà fatta unitariamente attraverso il consorzio From.

L’Emilia Romagna, con il coordinamento di CSO, ha visto la partecipazione dei gruppi Agrintesa, Apofruit, Fruit Modena Group, Mazzoni, Patfut e Salvi con la pera Abate.

Il progetto per l’accesso al mercato statunitense ha richiesto diversi anni di lavoro ed è stato particolarmente difficile, in particolare per la complicazione delle regole fitosanitarie previste dalla regolamentazione degli Stati Uniti. Tra i molti punti previsti particolarmente impegnativi sono 2 controlli in campo, 4 controlli in stabilimento ed la garanzia di una temperatura minima di 1,39 °C per tutti i frutti in partenza, verificati dai servizi fitosanitari provinciali con la supervisione di un ispettore USA. Solo a seguito di una serie di contatti informali ed una visita di Assomela presso le autorità Aphis a Washington nel dicembre 2012 si è avuta la percezione di una concreta disponibilità della parte americana e si è deciso di procedere operativamente.

L’obiettivo dei produttori per questo primo “test”, è rappresentato dalla collocazione di un quantitativo limitato di prodotto, che può essere stimato in circa 1.000 tonnellate di mele e pere di alta qualità, che saranno messe in vendita in alcune grandi città della fascia Est degli Stati Uniti d’America, dove risiedono oltre 6.000.000 di cittadini di origini italiane, sugli oltre 20.000.000 distribuiti in tutti gli States. Il progetto consentirà di approfondire le dinamiche e le caratteristiche del mercato e dei consumatori americani, per comprendere eventuali preferenze, per calibrare meglio le prossime spedizioni, valutare i margini di redditività ragionevolmente possibili e pianificare così nel migliore dei modi il futuro delle mele e delle pere italiane in USA.

Il presidente di Assomela Ennio Magnani esprime la sua grande soddisfazione per un progetto che ha richiesto uno sforzo costante di studio nella parte iniziale e di raccordo tra molte professionalità coinvolte nella sua fase operativa, già citate nella premessa, in una vera logica di “sistema”. La soddisfazione è anche rappresentata dalla nuova decisione di procedere assieme presa dalle organizzazioni di produttori del Trentino Alto Adige, assumendosi i rischi della prima fase di progetto, ma che potrà estendere la propria utilità nel futuro anche ad altri soggetti associati ad Assomela.

Particolare soddisfazione viene espressa anche da Georg Koessler, presidente di From, per la scelta di puntare su From come soggetto unitario per la commercializzazione, dando così nuovo credito e respiro ad una scelta che vede le OP del Trentino Alto Adige lavorare assieme per consolidare ed ampliare le prospettive del settore e quindi per tutti i produttori mediante l’accesso a nuovi mercati.

“Se le aspettative saranno confermate – afferma infine il direttore di Assomela Dalpiaz – questa esperienza consentirà di consolidare il ruolo di protagonista che l’Italia delle mele ha ormai raggiunto nell’esportazione, che interessa oltre 50 paesi nel mondo a cui viene indirizzata ormai quasi metà della produzione nazionale. E’ chiaro a tutti il ruolo strategico delle organizzazioni dei produttori per la ricerca e per la promozione dei prodotti su nuovi mercati, attraverso cui mitigare gli effetti del lento ma continuo regresso nei consumi e favorire così un maggiore equilibrio tra domanda ed offerta”.

Intanto, sul fronte del biologico è iniziata la raccolta delle mele Bio Val Venosta: secondo Gerhard Eberhöfer, responsabile BIO Val Venosta: “nonostante qualche settimana di ritardo, la raccolta delle mele sta andando bene. Per quanto riguarda le mele BIO Val Venosta da tavola, supereremo le quantità dello scorso anno raggiungendo un quantitativo di circa 20-21.000 tons. Inoltre, le forti escursioni termiche dei giorni antecedenti la raccolta hanno fatto sì che le mele rosse acquisissero quel colore tipico rosso acceso, molto apprezzato dal consumatore. Dallo scorso 10 settembre le prima Gala Bio Val Venosta sono in vendita, e le buone previsioni di raccolta ci consentiranno di soddisfare per tutto l’anno i nostri clienti sia del punto di vista quantitativo che qualitativo, con un prodotto di qualità superiore, dalla croccantezza e dal sapore unico”.