Cibi artificiali: partecipata manifestazione a Padova sotto la sede Efsa

Per Coldiretti «necessario un approfondito esame per la messa in commercio di prodotti alimentari non naturali».

0
54
Cibi artificiali

Per Coldiretti «necessario un approfondito esame per la messa in commercio di prodotti alimentari non naturali».

Partecipata manifestazione a Parma da parte degli agricoltori di Coldiretti che hanno sfilato sotto la sede dell’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare per portare la giusta attenzione sui cibi artificiali ultraprocessati e sulla loro messa in commercio e le necessarie, doverose sicurezze per i consumatori.

«Abbiamo avuto un confronto aperto e costruttivo con i vertici dell’Efsa. Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e a chiarire le procedure di valutazione che l’Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei. E’ un importante successo per i 20.000 agricoltori che sono arrivati qui a Parma – hanno detto il presidente e il segretario di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo -. Un momento di grande rappresentanza democratica, che rafforza il patto tra agricoltori e cittadini consumatori che avranno maggiori garanzie di tutela. La nostra iniziativa fin dal primo momento aveva l’obiettivo di rafforzare la ricerca medica e il ruolo di Efsa, ora continueremo il nostro impegno a Bruxelles per ulteriori potenziamenti delle regole e della trasparenza sui cibi fatti in laboratorio e sui prodotti ultraformulati».

Prandini e Gesmundo sono stati ricevuti dai vertici dell’Efsa al termine della manifestazione ottenendo l’impegno dell’ente europeo nel condurre ogni analisi necessaria su ogni singolo prodotto notificato, includendo test pre-clinici e clinici sui cibi artificiali derivati da colture cellulari e da fermentazione di precisione. Questo conferma l’importanza della massima prudenza e trasparenza nell’introduzione di cibi che potrebbero avere impatti ancora sconosciuti sulla salute umana.

«Abbiamo apprezzato la disponibilità dell’Efsa – sottolinea Prandini -, anche ad accogliere con favore la conferma che le richieste di autorizzazione presentate prima del 1° febbraio 2025 saranno valutate secondo i più alti standard scientifici, utilizzando criteri aggiornati contenuti nelle ultime linee guida. Questo rappresenta una garanzia fondamentale per assicurare che ogni nuovo alimento venga sottoposto agli stessi rigorosi parametri di sicurezza, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda».

Positiva anche la volontà dell’Efsa di operare con totale trasparenza, garantendo l’accessibilità pubblica delle informazioni relative ai prodotti notificati, agli studi richiesti e al processo di valutazione scientifica. Questo aspetto è cruciale per garantire la fiducia dei cittadini e degli operatori del settore agroalimentare.

«Riteniamo fondamentale proseguire il dialogo con l’Efsa e le istituzioni europee – concludono Prandini e Gesmundo – per garantire che ogni innovazione alimentare venga valutata con il massimo rigore scientifico e nel rispetto del principio di precauzione. Non siamo assolutamente contro la scienza e non vogliamo frenare il progresso, ma la salute dei cittadini e la tutela del nostro modello agroalimentare devono rimanere le priorità assolute».

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie di “Dario d’Italia”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Telegram

https://t.me/diarioditalia

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/diarioditalia

Facebook

https://www.facebook.com/diarioditalia

© Riproduzione Riservata