Occupazioni abusive: allarme Confedilizia per possibile nuova proroga degli sfratti

La data del 30 giugno 2021 potrebbe slittare ancora. Danneggiati i piccoli proprietari immobiliari che, a fronte di mandati incassi degli affitti, devono continuare a pagare le tasse e le spese per intero.

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I proprietari immobiliari, soprattutto quelli piccoli che hanno investito la liquidazione o i risparmi nell’acquisto di un appartamento o in un negozio da affittare sperando di utilizzare i proventi della locazione per integrare i loro redditi, mettendo al sicuro nel mattone un capitale, temono che la data del 30 giugno 2021 per potere attuare gli sfratti da occupazioni abusive dei loro immobili possa slittare ancora alle calende greche.

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L’allarme lo dà Confedilizia, dove oltre il 60% dei suoi aderenti ha un reddito annuo lordo inferiore ai 26.000 euro, che vede con preoccupazione come il tema degli sfratti per finita locazione o, sempre più frequentemente, per inadempimento da parte dell’inquilino moroso, sia stato sostanzialmente trascurato da tutti gli ultimi governi, con il risultato di scaricare sulla proprietà un fortissimo problema sociale che sarebbe di competenza degli enti pubblici. 

Di fatto, i proprietari immobiliari privati si sono trasformati loro malgrado nell’ultima ruota di un infernale meccanismo che vede l’inquilino moroso oltremodo tutelato, sempre ritenuto l’anello debole, quando, semmai, sarebbe vero giusto il contrario, con il piccolo proprietario immobiliare di fatto espropriato sia dal reddito che della disponibilità del bene.

I piccoli proprietari sono così mazziati più volte dalla mano pubblica: oltre a non fare rispettare le leggi – favorendo di fatto chi le viola spesso scientificamente conscio del fatto di non essere punito, anzi di essere tutelato come “parte debole” delle occupazioni abusive -, oltre a non incassare gli affitti da parte di inquilini morosi, lo Stato pretende pure il pagamento della tassa sugli immobili (Imu) e le tasse sulle pigioni non incassate. Per non dire del fatto di dovere pagare le quote di spese condominiali non soddisfatte dall’inquilino moroso.

Insomma, lo Stato dal mattone incassa ogni anno qualcosa come 50 miliardi di euro dalle varie tasse che gravano sugli immobili, ma non fa nulla per assicurare i suoi servigi ai proprietari, avendo occhi solo per gli inquilini e per i loro presunti diritti che altro non sono che abusi illegali a danno dei proprietari.

Una situazione che ha stimolato la graffiante matita di Domenico La Cava come vedere qui sotto.occupazioni abusive

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