Progetto “Musivum” Teroldego Rotaliano Doc superiore Riserva 2016: Mezzacorona completa il top di gamma

Il sestetto dei vini d’eccellenza del gruppo cooperativo rotaliano esempio dei livelli qualitativi raggiunti dalla collaborazione tra gl agricoltori, gli agronomi e gli enologi della cantina. 

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progetto musivum
Il direttore generale del Gruppo Mezzacorona, Francesco Giovannini (a sx) e presidente Luca Rigotti brindano al nuovo vino del progetto "Musivum".

Lanciato nel 2019, il progettoMusivum” del Gruppo Mezzacorona, traduzione latina di “mosaico” per valorizzareanche lessicalmente i microterritori da cui questa tipologia di vertice di vini deriva e che punta alla valorizzazione enologica e non a quella commerciale, ha completato la sua gamma con la presentazione del Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva 2016.

Si completa così un sestetto di assoluta eccellenza qualitativa che si va ad aggiungere al Müller Thurgau Trentino Doc Superiore, Pinot Grigio Trentino Doc Superiore, lanciati nel giugno 2019, Chardonnay Südtirol-Alto Adige Doc della Kellerei Salurn, cantina associata al Gruppo Mezzacorona, presentato nell’ottobre sempre del 2019, Gewürztraminer Trentino Doc Superiore che ha visto la luce nel maggio del 2020 ed il Marzemino Trentino Doc Superiore della cantina di Ala, partner anch’essa del Gruppo Mezzacorona.

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Avviato con la vendemmia 2015, il progettoMusivum” ha visto coinvolti viticoltori e vigneti distribuiti in tutte le aree viticole del Trentino e della zona della Bassa Atesina collegata a Mezzacorona: Piana Rotaliana, Colline di Faedo, Sorni e Pressano, Val di Cembra, Trento, Vallagarina, Ala, Salorno, Pochi, Magrè, Montagna.

L’obiettivo, come hanno voluto puntualizzare il presidente del Gruppo Mezzacorona, Luca Rigotti, insieme con il direttore generale, Francesco Giovannini, è esaltare proprio il “mosaico di vigneti” del territorio, dei frammenti straordinari che per posizione, terreno, gestione, possono essere considerati come delle vere e propriepietre prezioseincastonate nel tessuto viticolo gestito dai viticoltori Mezzacorona.

Nello stesso tempo, promuovere costantemente il valore della sostenibilità e della Certificazione ministeriale SQNPIcome garanzia di salubrità e affidabilità della produzione a vantaggio dei consumatori.

Si tratta di un totale di circa 20 ettari selezionati tra i 260 di proprietà dei 260 viticoltori del Gruppo Mezzacoronaricercando il migliore vigneto per caratteristiche specifiche in modo da ottenere unicità e tipicità. Gli enologi del Gruppo Mezzacorona decidono ogni anno se e quale partita merita di essere messa in bottiglia per esaltare al massimo l’identità più propria di ogni singola varietà e nel caso dell’ultimo arrivato, dopo la prima annata del 2016 si dovrà attendere almeno quella del 2018.

Il Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva 2016 è prodotto da 9 vigneti appartenenti a 8 soci per una superficie di 3 ettari in tutto. Le produzioni si attestano a circa la metà delle quantità ammesse dal disciplinare di produzione (170 quintali ad ettaro) e la cura in vigneto è maniacale fino alla vendemmia, che avviene il più tardi possibile per permettere il massimo arricchimento zuccherino e delle uve.

Mauro Varner, responsabile agronomico del gruppo Mezzacorona, tra i filari di Maso Menestrina nel cuore di Mezzocorona, 6.500 metri quadrati di appezzamento gestiti da Mirta Menestrina socia della cantina con vigne piantate nel 1963 tra cui spicca una da oltre 90 anni precedente alla tragedia della filossera, ha spiegato la minuziosa cura di produzione della linea dei viniMusivum”: «dobbiamo trovare la combinazione perfetta tra tre elementi: serve il potenziale della zona, il viticoltore collaborativo e l’ottimo equilibrio del vigneto».progetto musivum

Per individuare i migliori appezzamenti per la linea “Musivum”, «abbiamo fatto una zonazione sperimentale – ha detto Umberto Pichler, direttore tecnico del Gruppo Mezzacorona – che ha contemplato anche le analisi analitiche e sensoriali delle microvinificazioni dei vini ottenuti dalle diverse particelle. Così abbiamo selezionato 9 cru, alcuni dei quali storici. Non tutte le annate faranno parte della lineaMusivum”: nel caso del Teroldego, quella 2017 non uscirà, mentre la 2018 è da valutare».

La particolarità del Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva 2016 sta anche nell’introduzione nella lavorazione incantina anche di un affinamento in anfora d’argilla in stile georgiano prodotte Francesco Tava, artigiano di Mori, di una parte del vino per conferirgli una maggiore ossigenazione, prima di essere assemblato alle altre quote di vino affinatenelle botti.

Completa il posizionamento di alta gamma della linea progettoMusivum” anche la vestizione delle bottiglie, tutte lavorate a mano una per una in una apposita linea di imbottigliamento, con l’applicazione delle etichette con la relativa numerazione (per l’annata 2016 del Teroldego Rotaliano appena 4.867), in confezionamento in carta e l’inserimento in astucci di legno. Di assoluto rilievo anche il posizionamento economico di questo vino, riservato alla ristorazione e alle enoteche: oltre 80 euro alla bottiglia.

La presentazione della nuova ammiraglia del Gruppo Mezzacorona è stata accompagnata da un’interpretazione del Teroldego Rotaliano in cucina in una serie di proposte dello chef stellato Peter Brunel.

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