Polemiche sessiste sugli Alpini: il Pm di Rimini archivia l’unica denuncia

De Carlo (senatore, coordinatore Fdi Veneto e responsabile nazionale agricoltura): «ora le scuse di chi ha infangato infondatamente il Corpo». Riflessioni pure su agricoltura, crediti di carbonio e flop veronese del centro destra. 

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polemiche sessiste sugli alpini

Le polemiche sessiste sugli Alpini a seguito delle presunte molestie causate da qualche alpino all’Adunata nazionale degli Alpini ai danni di qualche giovane donna è finita come doveva finire: in un nulla di fatto, tanto che la procuratrice capo di Rimini, Elisabetta Melotti, ha chiesto l’archiviazione del provvedimento perché è difficile identificare gli autori delle presunte molestie scaturito dalla denuncia presentata da una ventiseienne riminese che si era sentita oggetto di attenzioni moleste, appunto, da parte di tre uomini.

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Un caso che è stato montato ad arte dai soliti ambienti del femminismo militante con il supporto della sinistra, con tanti commentatori che hanno sparato a palle incatenate contro il corpo degli Alpini, chi chiedendo l’abrogazione dell’Adunata, chi chiedendo pure la rieducazione culturale del popolo della penna sul cappello.

Insomma, le polemiche sessiste sugli Alpini sono scoppiate per qualche apprezzamento forse un po’ pesante, qualche sguardo insistente, qualche profferta goffa è stata giudicata alla stregua di una violenza, finendo con il montare una vicenda che mai avrebbe dovuto partire. E anche dal femminismo militante che ora annuncia che presenterà delle denunce collettive, parlando di sessismo sistemico, forse a queste gentili signore e signorine sarebbe meglio ricordare di indirizzare i loro valorosi sforzi verso quelle donne realmente private della loro identità, come sta accadendo giorno dopo giorno in Afganistan, con tante loro sorelle finite dentro lo scafando del burka. Ma per queste situazioni c’è un rumoroso silenzio, nessuna che prenda armi e bagagli e vada a manifestare democraticamente dinanzi ai barbudos armati di kalashnikov e corano.

La decisione presa dal procuratore capo di Rimini è stata salutata positivamente dal senatore Carlo De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia e responsabile nazionale del settore agricoltura del partito: «da alpino che ha sfilato orgogliosamente durante lo scorso raduno nazionale di Rimini assieme ad altri 90.000, mi aspetto le scuse di tutte quelle anime belle che si sono prodigate a criticare indistintamente un Corpo che negli anni ha sempre servito la Patria con amore e dedizione. E mi aspetto che alla notizia di oggi dell’archiviazione dell’indagine sull’unica denuncia per molestie presentata, sia data dagli organi di informazione quella stessa visibilità e risonanza che fu data all’epoca dei presunti fatti, quando per giorni e giorni il corpo degli Alpini fu oggetto di un vero e proprio linciaggio mediatico».

Nel corso della puntata di “Focus” di “ViViItalia Tv”, condotta dall’esperto in comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e dal direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, l’intervista al senatore De Carlo si è allargata anche ad alcune riflessioni sul mondo dell’agricoltura e all’autonomia, dove la proposta contenuta nel disegno di legge sulla montagna relativa ai crediti di carbonio «potrebbe costituire quell’effettiva autonomia finanziaria per gli enti locali come il comune montano di Calalzo di Cadore che guido, utile anche per attivare politica contro lo spopolamento, tanto da sperare che il contenuto dell’articolo 17 del disegno di legge proposto dal ministro Gelmini, possa essere approvato anche prima della stessa legge, magari già all’interno della legge finanziaria, sia perché al governo non costa nulla, sia perché darebbe una forte mano al nostro sistema manifatturiero».

Infine, riflessione sul clamoroso autodafé di Verona, dove le piccinerie tutte interne al centro destra hanno consegnato la guida della città al centrosinistra: davvero una brutta pagina di politica di un centro destra possibile vincitore delle prossime elezioni politiche, ma che rischia di deragliare dall’obiettivo per le invidie e i personalismi.

Buona visione.

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