Era tutto pronto per l’ingorgo fiscale del 16 giugno, la “giornata nera” del contribuente denominata Tax Day: in un solo giorno lo Stato italiano incasserà circa 50 miliardi di imposte di cui oltre 5 solo dal Veneto e quasi 2 dal Trentino Alto Adige.
Nel frattempo il Ministero Economia e Finanze ha concesso una proroga fino al 6 luglio 2016 per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione Irap e dalla dichiarazione unificata annuale da parte dei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore. Dal 7 luglio e fino al 22 agosto 2016 i versamenti possono essere eseguiti con una lieve maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40 per cento.
Le scadenze fiscali e tributarie da domani al 6 luglio sono per quasi tutte le categorie di contribuenti: imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi, dipendenti e pensionati, società ed enti non commerciali.
Dalle imposte sui redditi (Irpef per le persone fisiche, Ires e Irap per le società) per arrivare alle imposte sulla casa (l’acconto Imu e la Tasi) ed il saldo iva relativo all’anno scorso. Secondo i dati Istat e Ministero dell’Economia e delle Finanze l’ammontare complessivo dovrebbe essere di oltre 50 miliardi di euro che lo Stato italiano dovrebbe incassare entro il 6 luglio. «Usare il condizionale è d’obbligo – Osserva Alberto Mion, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Verona – perché molti contribuenti, soprattutto tra le imprese del nostro territorio, chiederanno una rateizzazione maggiore rispetto agli anni precedenti a causa del momento di ristrettezze finanziarie, complici anche le pesanti situazioni delle banche venete che hanno dato una ulteriore stretta alla leva finanziaria.»
«Questo Tax Day si gioca interamente sulla pelle di noi commercialisti – fanno eco da Bolzano il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Richard Burchia e il vicepresidente Claudio Zago – sarebbe auspicabile una riorganizzazione del calendario delle scadenze tributarie. Le proroghe non servono a nulla se concesse a pochi giorni dalla scadenza: anche perché tutti i nostri studi hanno lavorato sodo per rispettare questo termine pur tra mille difficoltà».
Le scadenze di riguardano: Irpef, addizionale regionale, addizionale comunale, anticipo Irpef 20% per la tassazione separata, cedolare secca sulle locazioni abitative, imposta sostitutiva Irpef e Irap (regimi forfettari e minimi), Ires, imposta sostitutiva per la rivalutazione dei beni d’impresa, Irap, maggiore Iva e maggiorazione 3% da adeguamento agli studi di settore, Ivie (imposta sugli immobili all’estero), Ivafe (imposta sui prodotti finanziari all’estero), contributi Inps artigiani, commercianti, gestione separata, contributo soggettivo, integrativo e di maternità Cassa geometri, saldo Iva annuale, diritto annuale Camera di commercio, Imi. A queste si aggiungono le scadenze «ordinarie» quali la liquidazione mensile dell’Iva, il pagamento delle ritenute d’acconto dei contributi per i dipendenti.
Gli importi più consistenti incassati dallo Stato arriveranno dall’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche per cui sono previsti il saldo per l’anno 2015 e la prima rata di acconto per il 2016.
Fra le tante detrazioni d’imposta previste giova ricordare soprattutto quelle per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico, di cui una platea sempre più vasta di contribuenti usufruiscono, rendendo così possibile in diversi casi l’emersione di materia imponibile prima non conosciuta al fisco.
Sul fronte delle aziende il versamento dell’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) si riferisce alle imprese e dovrà essere pagato, in unica soluzione o come prima rata, saldando gli importi dovuti nel 2015 e versando il primo acconto per il 2016. Stessa modalità per l’Ires, l’imposta sul reddito delle società di cui solo nella provincia di Verona saranno almeno 100 milioni di euro. Per quanto riguarda l’Irap quest’anno il carico fiscale è inferiore agli altri anni grazie alla possibilità di integrale detrazione del costo dei dipendenti assunti a tempo indeterminato.