Si trova in libreria “Il Valutatore”, edito da Giuffrè Francis Lefebvre, il romanzo del commercialista vicentino Andrea Cecchetto, alla sua prima esperienza come autore di romanzi dopo varie pubblicazioni professionali in materia di valutazione d’azienda.
Cosa ti ha spinto a scrivere questo romanzo?
La voglia di scrivere mi è venuta frequentando un corso serale di scrittura creativa. Il docente e i partecipanti al corso mi hanno condotto verso un affascinante percorso di crescita umana che mi ha portato a scrivere il primo racconto breve. Da lì è partita l’idea di scrivere un romanzo ambientato nel mio mondo, il mondo professionale, con particolare riferimento alla valutazione d’azienda, la mia specializzazione, ambito nel quale scrivo di frequente per varie casi editrici.
Chi è il protagonista del romanzo?
Il protagonista è il commercialista valutatore – nonché docente universitario – Antonio Mariotti che, scoperta in Tribunale a Vicenza un’ingiustizia a scapito delle nuove generazioni, decide di riunire periodicamente un gruppetto di giovani commercialisti per insegnare loro come si valutano le aziende, individuare il successore alla guida del suo studio e, non da ultimo, far riscoprire ai ragazzi e alla sua categoria il significato di essere dominus.
Siamo nel mondo della fantasia oppure ci sono degli agganci alla tua storia professionale?
Un romanzo è un’opera di fantasia per definizione e anche in questo caso personaggi, fatti o luoghi sono invenzioni che hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione – come meglio precisato anche in appendice. Vi sono però degli spunti relativamente al tema del tribolato passaggio generazionale all’interno del mondo professionale. Da ex Presidente dell’Unione Giovani Commercialisti di Vicenza non potevo esimermi dal trattare l’argomento. Il romanzo è poi ambientato inizialmente nel 2015, dopo il commissariamento avvenuto ai vertici del nostro Consiglio Nazionale a seguito della disputa fra Siciliotti e Longobardi, per poi concludersi in pieno periodo Covid – qui vi saranno riferimenti reali di contesto. Altro non dico perché un narratore non deve fornire interpretazioni della propria opera.
Nel romanzo si parla della professione di commercialista in modo inconsueto, con collegamenti al mondo dello sport e della musica. Chi è il lettore tipo?
In effetti ci sono degli spunti diversi per parlare di professione con un taglio originale e rendere anche più interessante la nostra professione agli occhi dei lettori. Il libro si rivolge prima di tutto al lettore non tecnico, che vi potrà trovare una storia. Ma poi è rivolto a commercialisti e avvocati che possono ritrovarvi dinamiche professionali quotidiane e casi valutativi reali (attraverso i rimandi in appendice, al fine di non appesantire la lettura del romanzo).
Quando presenterai il romanzo? Vuoi lasciarci un ultimo messaggio?
La presentazione online sarà venerdì 11 dicembre, ore 17,00, con la presenza del commercialista Claudio Consolaro, dell’avvocato Lamberto Lambertini, della vocalist/attrice Franca Grimaldi, della pittrice Michela Gioachin e la partecipazione straordinaria del Maestro Giovanni Allevi. Iscrizioni alla mail: ilvalutatore2020@gmail.com.
Dato che, come Umberto Eco, voglio “lasciare un messaggio” e non solo di-vertere (nel senso di distogliere dai problemi quotidiani), spero di trasmettere la mia passione e il mio impegno per la professione e la valutazione d’azienda e di stimolare nella nostra categoria la volontà di ricercare un nuovo equilibrio che sappia mettere insieme senior e giovani.