La tavola rotonda organizzata da FDL Studio Legale e Tributario in collaborazione con ACC Europe dal titolo “Smart working – Smart Life” ha evidenziato gli aspetti caratteristici del nuovo strumento a disposizione delle aziende.
Lo splendido chiostro di Palazzo Borromeo a Milano ha ospitato la tavola rotonda organizzata da FDL Studio Legale e Tributario in collaborazione con ACC Europe dal titolo “Smart working – Smart Life”.
Disciplinato in Italia dal 2017 con la Legge n.81 sul c.d. Lavoro Agile, lo smart working è stato recentemente adottato da quasi il 40% delle grandi aziende, delle quali ben una su due ha avviato o sta per avviare un progetto strutturato per i propri dipendenti.
La prospettiva dei team legali in-house è stata, per la prima volta in Italia, il focus della discussione di un panel di eccezione composto da General Counsel, attori istituzionali, player innovativi della digital economy ed esperti di organizzazione aziendale.
Moderata da Maurizio Melis, giornalista di Smart City Radio 24, alla tavola rotonda sono intervenuti Federico Ciotola, Head of Legal Capital Markets – Italy di London Stock Exchange – Borsa Italiana; Fiorella Crespi, Responsabile Osservatorio “Smart Working and HR innovation” del Politecnico di Milano; Antonella De Marchi, Responsabile Politiche del Lavoro e Relazioni Industriali di Intesa Sanpaolo; Claudio Schieppati, Responsabile Risorse Umane per l’Italia di Gruppo BNP Paribas; Vanessa Giusti, Senior Corporate Counsel GSP for Italy-Greece-Malta and Cyprus di Cisco; Paolo Poddi, Acquisitions & Project Design, Board member di Copernico; Mauro Tome, Consulente di Sviluppo Organizzativo e Ricercatore – Ariele-Associazione Italiana di Psicosocioanalisi e KBS Italia S.r.l.; e Massimo Waschke, Partner di FDL Studio Legale e Tributario.
La tavola rotonda – afferma l’avvocato Carlo Carta, partner di FDL Studio Legale e Tributario – è stata l’occasione per confrontarsi sulle opportunità, i rischi e le sfide che devono essere gestite quotidianamente dalle aziende che adottano progetti di smart working.
Dall’autonomia e flessibilità, all’efficacia dei risultati, passando per una riappropriazione responsabile della qualità della vita professionale e personale. Tutto questo è possibile e lo dimostrano i dati aggregati raccolti sul campo nelle esperienze aziendali delle imprese, soprattutto di medio-grandi dimensioni, che hanno puntato sullo smart working quale vera e propria rivoluzione della organizzazione del lavoro e della cultura aziendale.
Le aziende ed i manager sono alla costante ricerca di sistemi di incentivazione per i lavoratori quali bonus, premi di risultato e di produzione, stock option – ha aggiunto l’Avv. Massimo Waschke, partner di FDL – e in questa prospettiva, lo smart working è anche uno strumento di welfare utilizzabile dal datore come incentivo a costo zero, così come spesso costituisce uno strumento di notevole risparmio economico per le aziende. Lo smart working – conclude l’Avv. Massimo Waschke – potrà anche avere un ruolo nella rivalutazione degli elementi che costituiscono la nozione di prestazione di lavoro subordinato.
A conclusione della tavola rotonda, agli ospiti presenti è stata offerta la possibilità di una visita guidata privata al ciclo di affreschi del Palazzo Borromeo.