Sanità veneta, ecco il primo menù amico dei diabetici

Prima iniziativa in Italia. Coletto: «in Regione interessate 300.000 persone cui offriamo una risposta concreta». 

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menù amico dei diabetici

Presentato a Castelfranco Veneto (TV) del primo menù amico dei diabetici mai realizzato in Italia, ideato dalla Fraccaro Cafè, collaborando al progetto “d1abfriend” promosso da Nastrino Invisibile Onlus, Associazione Trevigiana Giovani con Diabete, che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso il claim “Aiutaci a rendere il mondo a misura di diabete”.

«Studi specifici hanno dimostrato che l’aspetto terapeutico legato all’alimentazione è in grado di ottenere risultati, sul controllo glicemico, superiori ad interventi farmacologici; in tutti i casi di potenziarne gli effetti, per cui ben vengano tutte le iniziative che portano conoscenza, innovazione e benefici in tal senso ha detto l’assessore alla sanità del Veneto, Luca Coletto-. Oggi a Castelfranco è stata aperta una nuova via in un settore nel quale finora, pur meritoriamente, le attenzioni si erano concentrate su altri problemi, a cominciare dalle intolleranze alimentari, mai sull’effetto degli alimenti e della corretta alimentazione sul diabete».

Esprimendo l’augurio che il menù amico dei diabetici si diffonda in tanti punti di erogazione di alimenti in tutt’Italia, Coletto ha sottolineato che «si tratta di rendere la vita migliore anche a tavola a oltre il 6% dei cittadini. Vale a dire che nel Veneto, il diabete colpisce circa 300.000 persone, fra le quali 7.500-8.000 di tipo 1 (diabete giovanile, insulino-dipendente)». L’incidenza in Regione è sostanzialmente stabile nel tipo 1, con circa 200 nuovi casi all’anno, mentre nel tipo 2 (dell’adulto, generalmente in sovrappeso e non insulino-dipendente) è in continua ascesa ed esordisce in circa 20.000 nuove persone all’anno.

«Un’alimentazione equilibrata – ha concluso Coletto complimentandosi con gli ideatori e i realizzatori di questo specialissimo menù – aiuta i portatori di diabete del tipo 1, il più grave, ma sarà anche utilissima per chi ha il tipo 2, non insulino dipendente, ma non meno collegato alla necessità di mangiare sano e consapevole».

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