Nei reparti ospedalieri crescono i ricoveri di pazienti Covid con sintomi. A livello nazionale il tasso di occupazionedi posti letto sale al 19% e, in 24 ore, cresce in 17 regioni. Le situazioni più critiche, secondo i dati Agenas e ampiamente sopra la soglia del 15%, sono: Valle d’Aosta (45%, con un balzo del +9%), Calabria (31%) e Liguria (30%). A crescere, sono anche: Abruzzo (al +15%), Campania (18%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (24%), Lazio (17%), Lombardia (21%), Alto Adige (17%), Piemonte (23%), Puglia (11%), Sardegna (11%), Sicilia (24%), Toscana (15%), Umbria (24%), Veneto (20%).
A destare preoccupazione è il tasso di occupazione delle terapie intensive: sempre secondo l’Agenas, i posti letto occupati da pazienti Covid-19 salgono al 15% a livello nazionale e, nelle ultime 24 ore, crescono in 9 regioni: Friuli Venezia Giulia (al 17%), Lazio (17%), Marche (21%), Molise (5%), Alto Adige (18%), Piemonte (18%), Puglia (7%), Sardegna (9%), Umbria (12%). Restano ferme, ma ampiamente oltre la soglia del 10%, in Abruzzo (al 12%), Calabria (15%), Emilia Romagna (15%), Trentino (24%), Sicilia (13%), Toscana (15%), Veneto (19%).
Mentre le regioni in “zona gialla” sono stabili, due, Liguria e Sicilia, potrebbero passare in “zona arancio” già lunedì prossimo con il Trentino che potrebbe seguirle se crescerà il tasso di occupazione dei posti letto ordinari.
Cresce anche il numero dei contagiati, con quasi 190.000 casi registrati sono in un giorno: una crescita che spinge il governo Draghi verso una nuova stretta per frenare la corsa del virus. Tra le ipotesi in campo spunta, in alternativa all’imposizione del super green pass a tutti i lavoratori, anche l’obbligo vaccinale per i soggetti fragili, i più a rischio, come gli 1,2 milioni di ultracinquantenni non ancora vaccinati.
Il Super green pass per tutti i lavoratori vede la contrarietà della Lega, non convince il M5S e suscita dubbi anche nel Pd, che preme invece per l’obbligo vaccinale. I leghisti non si opporrebbero invece all’obbligo di vaccino per le categorie fragili. Ma la maggioranza si divide anche sul lavoro da remoto, con il ministro Renato Brunetta sempre contrario perché le norme consentono già un uso flessibile e non si può tornare al blocco del 2020.
La diffusione della variante Covid Omicron spinge l’Austria a chiudere nel Tirolo alcuni alberghi e baite per carenze di personale: da Söelden, nota località sciistica e tradizionale tappa di inizio stagione della Coppa del mondo di sci a Sankt Anton e a Kirchberg si registrano dei focolai tra i maestri di sci. Per questo motivo il land Tirolo spinge per la somministrazione del booster per i maestri di sci, soprattutto quelli stranieri che spesso hanno solo la seconda dose. E torna l’ipotesi di un nuovo confinamento generale, come già avvenuto a dicembre, ma alcuni laender mettono in dubbio che questo possa davvero limitare la diffusione della variante.
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