CAGLIARI (ITALPRESS) – “C’è poco da festeggiare. Siamo invece molto preoccupati per l’instabilità dello scenario politico, sulla presidenza pende un giudizio di decadenza, la legislatura potrebbe finire da un momento all’altro. Speriamo che il 22 maggio ci sia una decisione definitiva. A preoccupare ancora di più sono però i ritardi nella soluzione delle emergenze della Sardegna. Non c’è tema che sia stato affrontato con tempestività. Ciò che preoccupa è la perdita di tempo, non sono ritardi giustificati”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Fausto Piga, avviando la discussione generale sulla manovra finanziaria della Regione Sardegna, oggi entrata nel vivo nell’assemblea legislativa sarda. “Si è perso tempo nella riforma della sanità, nella distribuzione di poltrone, nella mozione sull’autonomia differenziata – ha proseguito Piga rimarcando il forte ritardo con il quale il provvedimento è stato portato in Aula dalla maggioranza, al quarto mese di esercizio provvisorio di bilancio – Non c’è stata una sola emergenza che sia stata risolta”.
Critico sulla Legge di Stabilità anche il giudizio di Antonello Floris (FdI): “La sanità è l’emergenza più importante. La salute dei cittadini è al primo posto. Dopo un anno si può fare un primo bilancio che è chiaramente negativo. Sono scontenti gli operatori e la stessa presidente della Regione invoca un cambio di passo. Stesso discorso per l’agricoltura: allevatori e agricoltori denunciano ritardi nei pagamenti e invocano provvedimenti urgenti. Mentre per gli enti locali si vuole puntare su un piano paesaggistico per le zone interne con il rischio è di bloccare tutto”.
Per la maggioranza è quindi intervenuto il consigliere di Avs Giuseppe Dessena: “E’ vero che siamo in ritardo ma questa è una costante degli ultimi 10 anni. Bisogna capire quali sono le ragioni profonde che determinano i ritardi nella presentazione della manovra finanziaria. La Corte dei Conti ha certificato l’aumento del saldo di cassa da 611 milioni a 3,4 miliardi di euro, un dato che evidenzia le difficoltà nella capacità di spesa della nostra Regione. C’è bisogno di un cambio di rotta, i Comuni, come ha sostenuto il sindaco di Cagliari, potrebbero essere utilizzati per accelerare la spendita delle risorse”.
Positivo anche il giudizio di Antonio Spano (PD): “Ci sono maggiori stanziamenti rispetto al 2024, non si può accettare la critica della minoranza che ha definito il Piano regionale di sviluppo un libro dei sogni. Le nostre valutazioni sono guidate dalla nostra formazione, per questo si individuano priorità alternative rispetto a quelle della minoranza”. Piero Maieli (Forza Italia), riferendosi a Spano, ha ricordato come gli incrementi delle risorse annunciati, riguardino “progetti e misure varate nella precedente Legislatura”.
L’esponente della minoranza è quindi ritornato sulle recenti polemiche in ordine alle risorse, a suo giudizio “tagliate” alla Asl di Sassari, per chiedere spiegazioni sulla ridistribuzione delle stesse, così come annunciato dall’assessore della Sanità. Maieli ha concluso il suo intervento con un invito all’utilizzo, nel corso del dibattito, di “toni più sereni e costruttivi” così “da favorire possibili punti di caduta su temi importanti che riguardano i problemi reali dei territori”. Per il presidente della commissione Bilancio, Alessandro Solinas (Cinque stelle), “c’è superficialità nell’analisi della finanziaria e malgrado la sua perfettibilità l’impianto di questa legge è apprezzato”. Per Solinas “è indispensabile che quest’Aula sia più consapevole su come si forma il bilancio della Regione e sul fatto che nei prossimi anni lo Stato non erogherà più le attuali partite e quello che avremo in meno lo toglieremo inevitabilmente agli investimenti”.
Il consigliere Alberto Urpi (Sardegna al Centro/Venti20) ha replicato: “Percepisco acredine e astio, non è il tono giusto. Forse qualcuno ha bisogno dello scontro, di essere sempre in guerra. Non è possibile che dopo un anno di governo continuiate a citare la passata legislatura. Parliamo di sanità: avete lasciato otto asl, come prima. Parliamo di province e di Einstein telescope: tutte intuizioni che sono maturate nella scorsa legislatura. Gli oss che volete stabilizzare: hanno iniziato col Covid nella scorsa legislatura. Ecco, tutto questo per dirvi che con la Finanziaria non state salvando il mondo e per giunta fu il presidente Pigliaru l’ultimo ad arrivare, come voi, al quarto mese di esercizio provvisorio. E vuol dire che le risorse che stanziate ora arriveranno a metà anno: tanto vale aumentare un po’ il fondo unico dei comuni, che almeno spendono le risorse”.
– foto ufficio stampa Consiglio regionale Sardegna –
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