CAGLIARI (ITALPRESS) – Con un anticipo di quasi due mesi rispetto allo scorso anno, la Giunta regionale della Sardegna ha approvato le nuove linee guida per il diritto allo studio con alcune modifiche sui rimborsi e i contributi.
“Queste azioni – spiega l’assessora Ilaria Portas, – sono finalizzate a favorire la frequenza degli studenti e delle studentesse sarde, a dare un aiuto alle famiglie in difficoltà sia dal punto di vista economico che dal punto di vista logistico e di distanze tra casa e scuola”.
Per l’acquisto e il rimborso dei libri di testo è stato semplificato il procedimento, sono stati anticipati i tempi di erogazione delle risorse ai comuni e quelli di rimborso alle famiglie per poter garantire agli studenti di essere in possesso dei manuali già all’inizio dell’anno scolastico.
Destinatarie del provvedimento le famiglie con un Isee inferiore a 20mila euro. Il rimborso sarà di massimo 250 euro per gli studenti del primo anno della scuola secondaria di primo grado, del primo anno della scuola secondaria di secondo grado e del primo anno del triennio della scuola secondaria di secondo grado.
Gli studenti che frequentano gli altri anni saranno beneficiari di un rimborso fino a un massimo di 150 euro. Ma la vera novità sarà che i comuni potranno optare tra la procedura classica a rimborso (rimborsare le spese a seguito della presentazione delle ricevute) oppure erogare con la nuova linea dei “voucher”, senza preventiva spesa da parte delle famiglie. Resta anche la linea dell’acquisto libri attraverso le scuole, da fornire in comodato. Per ciò che concerne il trasporto scolastico, vengono rivisti alcuni criteri, migliorando e favorendo il servizio di trasporto per gli studenti residenti nei comuni o frazioni privi di scuole, per consentire loro di raggiungere celermente gli istituti.
“Un altro obiettivo che stiamo cercando di perseguire, con queste e altre politiche mirate – aggiunge Portas – è quello di arginare il fenomeno della dispersione scolastica. Laddove una studentessa o uno studente si vedono penalizzati già alla partenza, ovvero non riuscire agevolmente ad arrivare a scuola o non riuscire ad acquistare i libri di testo, è evidente che si crei il terreno fertile per abbandonare gli studi. Possiamo – conclude – e dobbiamo fermare questa emorragia e dare le stesse opportunità a tutti e tutte”.
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(ITALPRESS).