NAPOLI (ITALPRESS) – Riaperto al pubblico il parco Vergiliano, conosciuto anche come il parco delle tombe di Virgilio e Leopardi. Era stato chiuso per il restauro delle due tombe e il ripristino del giardino, a cui si aggiunge “un percorso – ha spiegato il direttore generale dei musei italiani Massimo Osanna – sia archeologico, che botanico all’insegna dell’accessibilità. Il Qr code consente a tutti, anche ipovedenti e chi ha difficoltà cognitive di entrare in possesso delle informazioni e, dunque, è un bel progetto di accessibilità a 360 gradi”.
Alla riapertura erano presenti anche l’assessore alle Infrastrutture, alla Mobilità e alla Protezione Civile del Comune di Napoli Edoardo Cosenza e il ministro della Cultura Alessandro Giuli.
“Il parco – ha dichiarato il ministro Giuli prima di intervenire sul palco allestito per l’evento – è dedicato a due giganti della nostra letteratura ed è in una delle città più importanti d’Italia, Napoli, che sintetizza in sé, nella sua cultura millenaria quanto di più alto e nobile c’è nella letteratura, nella storia, nella tradizione e nella cultura italiana”.
Il parco si trova nei pressi della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, sulla pendjce orientale del promontorio di Posillipo. La sua storia è raccontata di lapide inapide: un’edicola voluta nel 1668 dal viceré Pietro d’Aragona presenta due iscrizioni nelle quali si ricorda la presenza della tomba vergiliana. Lì è inoltre custodito uno dei più antichi tunnel cittadini, anzi del mondo, che collegava i Campi Flegrei e Napoli.
Si tratta della Crypta Neapolitana, dove è stato allestito il palco per gli interventi previsti per la riapertura. La Crypta è stata scavata in età augusteo dal liberto Luvius Cocceius Aucto, architetto di Agrippa e Ammiraglio di Ottaviano.
“È un’esperienza magnifica tornare qui, – ha affermato il ministro Giuli a margine dell’evento – tornare qui in questa circostanza. E ovviamente c’è un progetto. Sì, il ministero si impegna a proseguire e continueremo. La cripta è lunga e la attraverseremo tutti quanti”.
– Foto xm3/Italpress –
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