Roma, mostra Niki Berlinguer. La signora degli arazzi a Villa Torlonia

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ROMA (ITALPRESS) – Dal 26 ottobre 2024 al 6 aprile 2025 la Casina delle Civette in Villa Torlonia a Roma ospita la mostra “Niki Berlinguer. La signora degli arazzi” che presenta una panoramica completa della produzione di arazzi realizzati dalla celebre tessitrice e artista. Per la prima volta lo spazio museale accoglie al suo interno una mostra di arazzi del XX secolo che dialogano con il liberty architettonico delle vetrate e degli ambienti di questo gioiello romano. L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura di Claudio Crescentini, è organizzata e ideata da “Il Cigno Arte” con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Conosciuta come “la grande signora italiana degli arazzi”, Niki Berlinguer – nome d’arte di Corinna Adelaide Augusta Fidelia (1905-1994) dopo il suo matrimonio con Mario Berlinguer nel 1950 -, ha lavorato con gli esponenti principali delle correnti artistiche italiane del secondo Dopoguerra, tra cui Umberto Mastroianni, Achille Perilli, Renato Guttuso, Piero Dorazio, Emilio Vedova e Corrado Cagli. Attraverso il suo lavoro, Niki Berlinguer ha reinterpretato le opere di grandi maestri come Hans Hartung, Paul Klee, Vincent van Gogh e molti altri, fornendo con l’arte tessile nuove dimensioni linguistiche e cromatiche, all’insegna della fusione tra tradizione e innovazione. Si può dire che è stata pioniera nel tradurre la pittura in narrazioni tessili, unendo l’antica tecnica del piccolo punto con influenze contemporanee. Nel percorso espositivo vengono presentati alcuni fra gli arazzi più interessanti dell’artista, provenienti in gran parte da collezioni private, molti arazzi scelti sono ispirati da un noto artista (tra questi, “Aranceto, da Renato Guttuso”, “Paesaggio, da Carlo Levi”, “Hammamet, da Paul Klee”, “Dai Cinque Monti, tratto da Emilio Vedova” e “Gotica, da Santomaso”), fatta eccezione per le opere la cui ideazione va ricondotta a Niki stessa, come “Uccello di fuoco” del 1982 e “Primavera” del 1983. Sono opere per lo più poco note e da lungo tempo non visibili al grande pubblico. Per l’occasione la Sovrintendenza Capitolina, nell’ambito delle iniziative volte alla valorizzazione del ricco patrimonio delle sue collezioni, presenta due opere dell’artista provenienti dal Museo di Roma a Palazzo Braschi e dalla collezione d’arte della Sovrintendenza presso i depositi del MACRO Museo di Arte Contemporanea Roma. Il percorso espositivo è arricchito, infine, anche dall’ultima video-intervista dell’artista del gennaio 1994, regia di Maura Cosenza e riprese video di Gianni De Santis, trasmessa in mostra grazie alla collaborazione con il Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar. L’esposizione è una straordinaria occasione per riscoprire in maniera organica l’enorme produzione di Niki Berlinguer, sparsa in mille rivoli in varie personali e collettive per oltre quarant’anni, dal 1952 fino al 1994, anno della sua scomparsa.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Zetema