Tribunale delle imprese: la regione Trentino Alto Adige perde la sede per colpa dei capricci SVP

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Siegfried Brugger

Siegfried BruggerBrugger: “uno scippo dello Stato centralista”. Divina: “per i capricci della SVP persa un’occasione d’oro”

La regione Trentino Alto Adige ha perso l’occasione di conquistare una sede del neonato Tribunale delle imprese per colpa dei capricci e delle miopie politiche dell’SVP.

Il Governo Monti inizialmente aveva previsto di realizzare il nuovo livello giurisdizionale dedicato solo alle questioni economiche uno per macroarea del Paese, salvo poi fare marcia indietro e realizzarne uno per distretto di corte d’appello, cosa logica anche sotto il profilo dei carichi di lavoro. Peccato solo che la miopia politica di alcune forze politiche della regione Trentino Alto Adige abbia ottenuto il risultato opposto: la SVP per la voce del senatore Siegfried Brugger aveva posto al Governo la pregiudiziale di realizzare una sede staccata del Tribunale delle imprese a Bolzano per garantire il processo bilingue italiano e tedesco garantito dallo Statuto speciale d’autonomia. Anche l’Ordine degli avvocati del Tribunale di Rovereto ci ha messo del suo, reclamando la sede a Rovereto piuttosto che a Trento, sede della Corte d’appello, adducendo il fatto che su Rovereto pende la maggiore presenza dell’industria. Peccato che così facendo, invece di giocare tutti assieme per centrare il risultato di ottenere una sede regionale, si sia messo il Governo nella condizione di centralizzare la competenza per il Trentino Alto Adige a Venezia, come era nelle previsioni iniziali.

Sergio DivinaUna decisione che difficilmente sarà sanata da emendamenti che alcuni rappresentanti parlamentari regionali, come il senatore Claudio Molinari, visto che su tutto il provvedimento il Governo ha posto la fiducia, facendo decadere tutti gli emendamenti modificativi. Se per il senatore Brugger parla di uno “scippo dello Stato” ai danni di Bolzano e del gruppo etnico tedesco, il senatore Sergio Divina (Lega Nord) dice “invece di fare buon viso a cattivo gioco, puntando comunque ad avere a Trento una sede del nuovo organo di giustizia, la SVP ha preferito puntare tutto su una sede staccata a Bolzano nel tentativo di difendere il processo bilingue italiano-tedesco. Chi toppo vuole, nulla stringe e gli effetti di tale modo d’agire si toccano ora con mano”. Per Divina una situazione doppiamente critica, visto che “oltre al danno, anche le beffe: a Venezia le cause saranno risolte in tempi decisamente più lunghi di quanto hanno dimostrato di saper fare i Tribunali di Trento e di Bolzano; in più, graveranno sulle imprese maggiori costi, visto che una cosa è fare una causa a Trento, altro è andare fino a Venezia, con le maggiori spese di trasferta (anche 400 euro ad udienza) che graveranno sulle parti coinvolte. La miopia e i capricci della SVP hanno reso un pessimo servizio alla collettività e all’economia della regione Trentino Alto Adige”.

Per cercare di aggiustare la situazione, il presidente della giunta provinciale di Trento Lorenzo Dellai si è recato a Roma per chiedere di inserire Trento tra le sedi di Corte d’Appello titolari della nuova competenza sulle aziende. Non è certo l’inserimento del provvedimento nel maxi emendamento sulla fiducia.