Tasse locali, cresce il peso delle addizionali Irpef

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risparmio barattolo vetro soldi euro FbySh 1Sommando quella comunale con quella regionale, nel 2013 la trattenuta sul reddito annuo di un operaio sarà di 420 euro, di 700 euro per un impiegato, di quasi 1.350 euro per un quadro e di quasi 3.500 euro per un dirigente

Cresce il peso delle tasse locali a seguito dell’aumento delle addizionali regionali e comunali Irpef, toccando livelli d’insostenibilità per le qualifiche (e redditi) superiori). A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha analizzato l’andamento medio delle addizionali Irpef applicate in questi ultimi anni sulle persone fisiche dai comuni capoluogo di provincia e dalle regioni, “pesando” l’aggravio fiscale di queste due imposte sui redditi di quattro diverse tipologie di lavoratori dipendenti.

I risultati ottenuti sono sconsolanti: le buste paga sono sempre più leggere. Ciò vale sia per i dipendenti che per i lavoratori autonomi.

Un operaio con un reddito annuo pari a 20.000 euro, che corrisponde ad una busta paga netta di 1.240 euro al mese, l’anno prossimo si troverà una trattenuta annua di 420 euro. 14 euro aggiuntivi rispetto al 2012 e ben 95 euro in più se il confronto è realizzato con l’anno di imposta 2010.

Non va meglio nemmeno ad un ipotetico impiegato con un reddito annuo di 32.000 euro, pari ad uno stipendio mensile di 1.840 euro circa. L’anno prossimo il peso delle addizionali comunali e regionali Irpef decurterà il suo reddito annuo di ben 700 euro. Rispetto al 2012 l’incremento è di 24 euro. Se, invece, la comparazione viene eseguita sul 2010, l’aggravio aggiuntivo è di 133 euro.

Per un quadro, con un reddito annuo di 60.000 euro che si “traduce” in uno stipendio mensile di poco superiore ai 3.000 euro, l’anno venturo “lascierà” al comune e alla regione di residenza ben 1.346 euro. 52 euro in più rispetto al 2012 e ben 265 euro se la comparazione è tra il 2013 e il 2010.

Un dirigente, con un reddito annuo di 150.000 euro che gli consente di portare a casa quasi 7.000 euro netti al mese, nel 2013 dovrà versare 3.447 euro di addizionali Irpef. Rispetto al 2012 l’aumento è di 169 euro. Se il confronto è fatto con il 2010, l’aggravio fiscale aggiuntivo è di 714 euro. Solo nelle regioni e province autonome la situazione potrebbe essere un po’ meno pesante, grazie alle maggiori risorse derivanti dal gettito fiscale garantito dalla specialità.

“L’aumento della tassazione locale è diventato ormai una costante che caratterizza la politica fiscale degli Enti locali – commenta Giuseppe Bortolussi segretario dell’Associazione artigiani di Mestre – Lo stato risparmia tagliando i trasferimenti, le regioni e i comuni si difendono alzando il livello delle imposte per mantenere in equilibrio i propri bilanci. Speriamo che con la nuova legislatura si riprenda in mano il tema del federalismo fiscale, altrimenti tra Imu, Irap, Tares, e addizionali Irpef i cittadini e le imprese si troveranno a pagare sempre di più senza avere un corrispondente aumento della qualità e della quantità dei servizi offerti”.