Stefano Bonaccini eletto alla presidenza della Conferenza delle regioni

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emilia romagna presidente stefano bonaccini
Il presidente della regione Emilia Romagna succede al piemontese Chiamparino

 

emilia romagna presidente stefano bonacciniCon un’elezione all’unanimità, il governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini è il nuovo presidente della Conferenza delle Regioni e succede al piemontese Sergio Chiamparino.

Il mandato del nuovo presidente è costruire un rapporto corretto ma autonomo con il Governo. Bonaccini è considerato, insieme a Debora Serracchiani, uno dei governatori politicamente più vicini al premier Matteo Renzi. Un’indicazione strategica per avere un dialogo privilegiato con Palazzo Chigi, cercando di limitare all’essenziale il confronto muscolare tra le istituzioni centrali e quelle periferiche.

Dopo un anno e mezzo, il timone del “Parlamentino” dei governatori torna nelle mani dell’Emilia Romagna, con Bonaccini che ha ereditato la lunga gestione di Vasco Errani e la gestione di Sergio Chiamparino, costretto a lasciare perché i conti in rosso del Piemonte richiedono ora un impegno full time al politico sabaudo.

L’intesa i presidenti del Pd, pur con qualche dissenso che però è rimasto abbastanza sotto traccia, l’avevano raggiunta già da qualche settimana. L’ultimo ostacolo era la guida dell’ambita e potente Commissione salute, ora nelle mani dell’Emilia Romagna, che però Bonaccini ha prontamente rimesso sul piatto e che finirà ad un’altra Regione di centrosinistra nell’ambito del ridisegno dei coordinamenti. All’opposizione resta il ruolo di garanzia della vice presidenza della Conferenza dove è stato confermato il governatore forzista della Liguria, Giovanni Toti, e la Commissione Bilancio che da sempre è guidata dalla Lombardia e, in particolare, dal leghista Massimo Garavaglia.

«Non sarò un uomo solo al comando, ma questo lavoro lo si fa tutti insieme nell’idea che le regioni abbiano un ruolo importante nell’ordinamento dello Stato, anche in previsione della riforma costituzionale dello Stato – ha detto Bonaccini –. Io sono un sostenitore di questo governo ma ricopro un ruolo nel quale, sulle singole questioni, verificheremo di volta in volta se quel punto di vista è condivisibile o meno e se non lo è faremo una discussione per correggere quelli che eventualmente riterremo degli errori».

«Garantisco sin d’ora la massima collaborazione del Veneto nell’interesse di tutte le Regioni italiane – ha assicurato il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia -. Aldilà delle inevitabili diversità di vedute, che sono l’ essenza della democrazia siamo pronti a lavorare assieme a Stefano e a tutti gli altri presidenti per riaffermare il ruolo delle Regioni come elemento centrale del sistema istituzionale nazionale».