Giorgetti: «giudizio S&P premia la serietà del governo italiano».
L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s (S&P) ha alzato il giudizio sull’Italia a BBB+ da BBB con outlook stabile. La decisione dell’amministrazione di Donald Trump di sospendere per tre mesi i dazi al 25% sui prodotti Ue e imporre tariffe del 10% «significa che l’impatto sull’economia dell’Italia sarà gestibile, parzialmente attenuato dall’accelerazione degli investimenti pubblici e dagli stimoli di bilancio tedeschi» che avranno effetti a catena anche sulla manifattura italiana legata a quella tedesca.
Il debito pubblico Italia resterà elevato ma «prevediamo che il rapporto debito-Pil si stabilizzerà a partire dal 2028» afferma Standard & Poor’s prevedendo per l’Italia un Pil in crescita dello 0,6% nel 2025 in linea con le nuove previsioni del governo Meloni, confermate anche dall’Ufficio parlamentare di bilancio. Un risultato che riflette l’impatto dei dazi americani e il peso dell’incertezza politica globale sulla domanda dell’area euro e su quella interna.
A pesare sul miglioramento del giudizio di S&P sull’affidabilità dell’economia italiana c’è anche la stabilità di governo: «il governo della premier Giorgia Meloni, fra i più longevi della recente storia italiana, gode di un solido sostegno pubblico. Beneficia inoltre di una maggioranza parlamentare stabile e di limitate minacce di opposizione, il che rende probabile la sua permanenza al potere fino al 2027. Questa continuità politica ha contribuito a preservare la stabilità dei mercati finanziari e sostenere progressi costanti», sottolineando comunque che l’attenzione del governo è concentrata più sulle riforme istituzionali che sulla modernizzazione economica e industriale.
«Il giudizio di S&P premia la serietà dell’approccio del governo italiano alla politica di bilancio – commenta il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti -. Nel clima generale di incertezza, prudenza e responsabilità continueranno a essere la nostra linea di azione».
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