Lo sblocco della concessione ad A22 porta con sé anche le opere in Emilia Romagna

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A22 Autobrennero centrale CAU Trento 3
Muzzarelli: «si sbloccheranno Cispadana, la bretella Campogalliano-Sassuolo modificata, la terza corsia dell’A22 da Verona a Modena, oltre la Ferrara-mare». Divina: «legare la realizzazione dell’A31 in Trentino al collegamento veloce tra Mori e Arco»

 

A22 Autobrennero centrale CAU Trento 3L’incontro che il ministro Graziano Delrio ha avito a Trento con gli azionisti di maggioranza di Autostrada del Brennero in vista della firma della convenzione per la proroga trentennale della concessione che si terrà a Roma il prossimo 14 gennaio (assieme a quella di Autovie Venete), apre la via alla realizzazione di altre opere infrastrutturali in Emilia Romagna.

In occasione delle celebrazioni per i 219 del Primo tricolore a Reggio Emilia dove è intervenuto lo stesso Delrio (già sindaco della città), il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha affermato che sul fronte infrastrutturale «sono troppi anni che aspettiamo di aprire i cantieri: questa legislatura è quella in cui i cantieri si devono aprire. Noi stiamo lavorando per questo: sono molto fiducioso che lo faremo». Quanto alle parole del ministro Delrio che, sempre a margine delle celebrazioni reggiane, ha annunciato lo sblocco delle concessioni relative all’Autobrennero con ricadute anche sul territorio emiliano-romagnolo, Bonaccini si è limitato a osservare che «le parole del ministro sono confortanti».

Più esplicito è stato il presidente della provincia di Modena Giancarlo Muzzarelli che con Delrio ha fatto i punto delle opere che interessano la provincia: «il progetto della bretella Campogalliano-Sassuolo deve essere modificato, perché quello approvato non tiene conto degli accordi presi in precedenza soprattutto per quanto riguarda i caselli di accesso e l’ingresso libero nel tratto da Rubiera alla tangenziale di Modena». Inoltre, secondo Muzzarelli, «l’accordo sull’Autobrennero per Modena significa l’accelerazione sui grandi progetti come la Cispadana, la bretella Campogalliano-Sassuolo modificata, la terza corsia dell’A22 da Verona a Modena, oltre la Ferrara-mare, ma non solo. Grazie all’accordo potremo contare sulle risorse, circa 15 milioni di euro, destinate alla Provincia per realizzare le opere sulla viabilità modenese connessa all’autostrada». 

Lo sblocco della concessione di A22 porta con sé anche il completamento della A31 Valdastico Nord, come ha avuto modo di sottolineare agli amministratori trentini il ministro Delrio nel corso della sua visita a Trento. Questa decisione, che passa sopra anni di ostruzionismo degli amministratori di centro sinistra del Trentino, è salutata con favore dagli esponenti del centro destra. Per il forzista Giacomo Bezzi «Delrio ha portato a Trento una buona notizia, la realizzazione della Valdastico e la creazione di un corridoio di collegamento con il Veneto finalmente funzionale. Certo per il Patt l’imposizione da Roma di un’opera come la Valdastico costituisce una brutta pagina di autonomismo». Sodisfatto anche il senatore della Lega Nord Sergio Divina, secondo il quale «Delrio toglie le castagne dal fuoco agli amministratori di centro sinistra autonomista del Trentino. Bene che si faccia finalmente la Valdastico Nord, opera strategica, fondamentale e utile per il rilancio dello sviluppo del Trentino. La Giunta provinciale trentina dovrebbe ora sfruttare al meglio la decisione del Governo, legando la realizzazione della Valdastico Nord allo sbocco a Rovereto Sud e alla contestuale realizzazione a carico della concessionari di un collegamento stradale veloce tra Mori ed Arco, visto che le casse dell’autonomia sono a secco e non hanno più la possibilità di finanziare un progetto di riqualificazione stradale in grado di soddisfare per gli anni a venire le esigenze del traffico turistico e commerciale dell’Alto Garda». 

Non solo: in tema di opere accessorie da effettuare sul territorio in cambio del via libera alla Valdastico Nord s’inserisce anche la presidente del Consiglio comunale di Rovereto: secondo Mara Dalzocchio «Rovereto è disponibile ad ospitare sul suo territorio il raccordo tra la A31 e l’A22, a patto che la concessionaria Autostrada Brescia Padova si faccia carico di realizzare la tangenziale cittadina che Rovereto e la Vallagarina attende da quarant’anni e che Trento nega da sempre al nostro territorio».