Legge elettorale: Biancofiore (FI) versus Rosato (PD)

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ELEZIONI EUROPEE RINGRAZIAMENTI PDL / BIANCOFIORE FOTO DI ALESSIO COSER

«Sul “Rosatellum” Rosato mente. Hanno realizzato una legge solo sui voleri della Svp»

La legge elettorale che ha fatto scaturire un Parlamento senza maggioranza continua a fare discutere e lo farà ancora a lungo, almeno finché i partiti non decideranno di correggerne le storture più evidenti, almeno per assicurare al partito o alla coalizione maggiormente votata la possibilità di governare.

«Rosato mente sapendo di mentire sul “Rosatellum” e sul “Tedescum”» sbotta Michaela Biancofiore, parlamentare FI e coordinatore regionale del Trentino Alto Adige, in replica al capogruppo Pd uscente, Ettore Rosato e “padre” della legge elettorale che porta il suo nome. «Invece che arrampicarsi sugli specchi, dovrebbe spiegare al popolo italiano e a tutto l’arco parlamentare, come mai, o meglio quali interessi politici superiori, hanno fatto in modo che lui, Renzi e Boschi capovolgessero un’intera riforma elettorale subordinandola alle volontà della SVP che ha lo 0,40% nazionale, che era comunque garantita e che in futuro starà comunque con chi governa, tornando “block frei”. Penso che Renzi – aggiunge – si stia mangiando il cappello per aver affossato il “Tedescum” sull’altare di un’alleanza con la SVP che sarebbe rimasta comunque confermata, visto che era lo stesso metodo proporzionale col quale erano stati eletti gli esponenti del partito di raccolta sudtirolese che sedevano in Parlamento».

Biancofiore si chiede cosa «rimane oggi al Pd a trazione renziana? Una legge elettorale ancora una volta “sub judice” e due eletti a Bolzano, uno dei quali si iscriverà paradossalmente – o forse coerentemente al gruppo della SVP nell’ambito delle Autonomie, certificando la elezione dei due esponenti PD solo grazie ad una legge diversa scritta pro SVP e per questo eletti solo con i voti SVP e – di contro, lo sfascio del partito e la fine del sogno del Rottamatore».