Secondo lo studio della Cgia di Mestre, benefici attesi solo nel 2015 (-2,7 miliardi) e nel 2015 (-5,6 miliardi) solo se verrà tagliata la spesa pubblica, ormai giunta a livelli insostenibili
Continua l’approfondimento sui contenuti della Legge di stabilità 2014 varata dal Governo Letta, da più parti criticata sia per la mancanza d’innovazione e di sviluppo, sia per i suoi contenuti economici che paiono non reggere. Secondo l’Ufficio studi della Cgia, l’unica cosa certa è che nel 2014 i contribuenti sono chiamati a versare nelle casse dello Stato 1,1 miliardi di euro di tasse in più. La Cgia ha calcolato l’impatto economico riconducibile agli effetti di tutte le nuove voci fiscali introdotte dal ddl di Stabilità. In buona sostanza, questo bilancio strettamente tributario è dato dalla differenza tra le nuove entrate fiscali e le minori imposte e contributi che interesseranno l’anno prossimo gli italiani.
A fronte di poco più di 6 miliardi di euro di nuove entrate tributarie a cui si aggiungono 65 milioni di entrate extra tributarie e altri 135 milioni di riduzione dei crediti di imposta, nel 2014 gli italiani saranno chiamati a versare allo Stato complessivamente 6,227 miliardi di euro di nuove imposte. Per contro, “godranno” di una riduzione delle tasse e dei contributi da versare all’Erario per un importo pari a 5,119 miliardi di euro. Pertanto, la differenza tra i 6,227 miliardi di nuove imposte e i 5,119 miliardi di minori tasse dà come risultato 1,108 miliardi di euro.
“A nostro avviso – dichiara il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – il risultato è sottostimato. Corriamo il pericolo che il saldo sia più pesante. Secondo i tecnici del Governo, la Trise, ovvero il nuovo tributo sui servizi, dovrebbe farci risparmiare un miliardo di euro rispetto a quanto pagavamo di Tares e di Imu. Un vantaggio economico che, purtroppo, rischia di essere eroso dall’azione dei sindaci. I comuni, infatti, avranno un’ampia discrezionalità nell’applicazione della Trise ed è molto probabile che ne inaspriranno il prelievo per lenire le difficoltà economiche in cui versano, con evidenti ripercussioni negative per i bilanci delle famiglie e delle imprese”.
Analizzando le singoli voci notiamo che tra le maggiori entrate spiccano i 2,6 miliardi di euro relativi alle svalutazioni dovute alle perdite dei crediti. Si tratta di maggiori entrate legate al mutamento delle regole che disciplinano il trattamento fiscale delle perdite e delle svalutazioni dei crediti delle banche e delle imprese che operano nel settore finanziario e assicurativo. Le novità normative permetteranno in futuro di ottenere dei risparmi d’imposta, consentendo a queste imprese di dedurre le perdite in cinque anni. Altri 940 milioni di euro saranno incassati dall’incremento del bollo sul dossier titoli, mentre 804 milioni di euro saranno garantiti dalla rivalutazione dei beni delle imprese. Ciò vuol dire che gli imprenditori avranno la facoltà di adeguare il valore dei cespiti a quello di mercato, pagando un’imposta sostitutiva.
Tra le minori entrate, invece, si segnala il taglio del cuneo fiscale per un importo di 1,5 miliardi di euro, l’alleggerimento di un miliardo di euro dei premi Inail e un miliardo di euro in meno che i cittadini pagheranno sulla casa con l’introduzione della Trise. Obiettivo, quest’ultimo che, ad avviso della Cgia, rischia di essere difficilmente raggiungibile.
Nonostante i risultati riportati nelle tabelle allegate non lo documentino, nel 2015 e nel 2016 le cose dovrebbero andare molto meglio. I saldi presenti in tabella sono condizionati da una riduzione delle agevolazioni fiscali pari a 3 miliardi nel 2015 che salgono a 7 miliardi nel 2016. Tuttavia, queste nuove entrate scatteranno solo nel caso il Governo non riesca a tagliare la spesa pubblica per un importo di pari valore. Un obiettivo che tutti danno per scontato.
“Se eviteremo la riduzione delle agevolazioni fiscali grazie al taglio della spesa – conclude Bortolussi – nel 2015 gli italiani potranno contare su un saldo negativo pari a 2,7 e nel 2016 pari a 5,6 miliardi di euro. Se ciò non si verificherà, fra due anni ci ritroveremo con un bilancio leggermente negativo pari a 308 milioni di euro, mentre nel 2016 la situazione ritornerà a essere molto pesante, visto che il saldo sarà positivo e pari a 1,3 miliardi di euro”.
Disegno di Legge di Stabilità: le principali misure fiscali
Importi in milioni di euro
2014 |
2015 |
2016 |
|
Entrate fiscali per lo Stato (a) |
6.027 |
6.816 |
10.114 |
Entrate Extra tributarie che comportano |
|||
comunque esborsi per il contribuente (b) 65 |
65 |
65 |
|
Minori spese (per lo Stato) che comportano |
|||
una maggiore tassazione per il contribuente (c) 135 186 |
186 |
||
Minori imposte e contributi per il contribuente (d) |
5.119 |
7.375 |
9.000 |
SALDO (a+b+c-d) |
+ 1.108 |
-308 |
+ 1.366 |
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Servizio bilancio dello Stato
Disegno di Legge di Stabilità
in dettaglio le principali misure fiscali
Importi in milioni di euro |
2014 |
2015 |
2016 |
Entrate fiscali per lo Stato |
|||
Detrazione IRPEF ed eco bonus (imp. dirette IVA IRAP) |
162 |
547 |
88 |
Rivalutaz. beni imprese e riallineamento valori partecip. |
804 |
404 |
404 |
Banche – Svalutazioni perdite crediti |
2.634 |
||
INAIL Riduzione premi (effetti fiscali) |
389 |
257 |
|
ASPI restituzione totale contributo 1,4% (effetti fiscali) |
30 |
17 |
|
Fondo IRAP esenzione piccole imprese |
83 |
193 |
|
Variazione % imposta e riduzione agevolazioni vigenti |
3.000 |
7.000 |
|
Visto di conformità imposte dirette e IRAP |
460 |
460 |
460 |
Revisioni detrazioni di imposta |
488 |
773 |
565 |
Incremento bollo dossier titoli |
940 |
527 |
527 |
Proroga contributo solidarietà redditi elevati |
275 |
275 |
|
Incremento imposta registro cessione terreni |
31 |
31 |
31 |
Tassazione 50% redditi immobili non locati |
508 |
297 |
297 |
TOTALE ENTRATE FISCALI (a) |
6.027 |
6.816 |
10.114 |
Entrate Extra tributarie che comportano |
|||
maggiori tasse per il contribuente |
|||
Contributo solidarietà pensioni elevate |
21 |
21 |
21 |
Aumento diritti notifica |
44 |
44 |
44 |
TOTALE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE (b) |
65 |
65 |
65 |
Minori spese (per lo Stato) che comportano |
|||
una maggiore tassazione per il contribuente |
|||
Riduzione dei crediti di imposta (c) |
135 |
186 |
186 |
Minori imposte e contributi per il Contribuente |
|||
Detrazioni IRPEF lavoro dipendente IRPEF e add.li |
1.561 |
1.734 |
1.732 |
IRAP deduzioni assunti tempo indeterminato |
36 |
115 |
200 |
ACE potenziamento meccanismo |
659 |
717 |
|
Detrazione IRPEF ristrutt. edilizia ed ecobonus |
73 |
776 |
842 |
Banche Svalutazioni perdite crediti IRES IRAP |
410 |
635 |
1.719 |
IVA Cooperative sociali |
130 |
130 |
130 |
ASPI restituzione totale contributo 1,4% |
70 |
70 |
70 |
INAIL Riduzione premi |
1.000 |
1.100 |
1.200 |
Restituzione contributo perequazione pensioni |
40 |
40 |
|
Agevolazione gasolio agricoltura |
4 |
21 |
16 |
Effetti fiscali misure varie (*) |
289 |
790 |
1.069 |
Agevolazione piccola proprietà contadina |
31 |
31 |
31 |
Disposizioni in materia immobiliare (Trise) |
1.000 |
1.000 |
1.000 |
Deducibilità 20% dell’IMU sugli immobili strumentali |
476 |
274 |
274 |
TOTALE MINORI IMPOSTE E CONTRIBUTI (d) |
5.119 |
7.375 |
9.000 |
SALDO (a+b+c-d) |
+ 1.108 |
-308 |
+ 1.366 |
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA
(*) deindicizzazione pensioni, buona uscita dipendenti pubblici, contributo di solidarietà pensioni elevate, proroga contributo di solidarietà sui redditi elevati
2 novembre 2013