Incentivi ristrutturazioni e acquisto mobili, ottimi risultati

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Roberto-snaidero-ilnordestNel 2013 gli italiani hanno speso 28 miliardi di euro. Bene anche nel 2014. Snaidero: «soddisfatti per il risultato. Sarebbe utile fare ancora di più per il rilancio dell’economia e dell’occupazione»

Risultati oltre le attese per i bonus legati alla ristrutturazione edilizia e al risparmio energetico. Secondo uno studio Cresme/Servizio Studi della Camera dei Deputati, nel corso del 2013 gli italiani hanno speso oltre 28 miliardi di euro per “rimettere a nuovo” le proprie abitazioni con un incasso per lo Stato di 4,8 miliardi di euro di IVA. Un trend positivo che sta continuando anche nell’anno in corso, come confermano i dati del primo bimestre 2014 che ha visto un’impennata dei lavori di recupero: 5,7 miliardi di euro al netto di IVA (+54% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato).



Positivi anche i risultati del “bonus mobili” legato alle ristrutturazioni e che, secondo gli ultimi dati del Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo, porterà nel 2014 ad acquisti di arredamento per circa 900 milioni di euro. Come sottolineato più volte in questi giorni dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, tali bonus rappresentano un elemento fondamentale per la ripresa dei consumi interni che, a oggi, ha già garantito il recupero di quasi due punti di PIL.



«Alla luce di questi importanti risultati siamo fiduciosi nella conversione in legge del decreto n. 47 sulle “misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015”, in esame proprio in queste ore presso le Commissioni riunite Lavori pubblici e ambiente del Senato – sottolinea Roberto Snaidero, presidente Federlegnoarredo – Per quanto il bonus non venga trattato esplicitamente in nessun articolo del decreto, riteniamo che le criticità in esso affrontate rappresentino al momento l’unica preziosa occasione per poter salvaguardare una misura dalla quale dipende la sorte di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie».

I dati confermano come lo Stato abbia tutto da guadagnare dall’incentivazione dell’economia, generando maggiore Iva e minor oneri per gli ammortizzatori sociali. Renzi dovrebbe rendersene conto e iniziare a dare una scossa a tutte l’economia, rendendo staili gli incentivi, magari allargandone la portata.