Il NordEst si mobilita contro gli annunciati tagli al servizio di trasporto ferroviario

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TrentinoTrasporti nuovo treno TrentoMalè fermata Cles 1Lo Stato non ha soldi per i servizi locali: le Ferrovie dal 2013 ridurranno i servizi locali

Gli assessori ai trasporti delle regioni del NordEst sono mobilitati contro gli annunciati tagli al servizio ferroviario se il Governo non darà garanzia dei finanziamenti necessari. L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti è stato chiaro durante una riunione a Roma con i vertici delle amministrazioni locali.

Secondo Riccardo Riccardi, assessore ai traspotti del Friuli Venezia Giulia, “nessun taglio ai servizi ferroviari regionali che interessano il territorio del Friuli Venezia Giulia, ma risultano a rischio i collegamenti interregionali tra la Regione ed il nodo di Mestre. Come Regione consideriamo del tutto inaccettabili questi tagli”, ha sottolineato Riccardi, annunciando “possibili reazioni del Governo del Friuli Venezia Giulia di concerto con altre regioni italiane, in cui la situazione si presenta comunque più pesante, in quanto in altre aree del Paese andrebbe ad interessare la totalità del servizio FS d’interesse regionale”.

Le preoccupazioni di Riccardi si aggiungono a quelle manifestate dal suo collega del Veneto,

Renato Chisso, “con il quale intendo avviare una comune azione nei confronti del Governo nazionale in grado di coinvolgere anche altre Regioni: ritengo infatti che le posizioni espresse da Trenitalia risultino condivisibili e, purtroppo, profondamente fondate”. Anche Chisso critica lo Stato “che ha trasferito le competenze alle regioni, senza accompagnarle di adeguate risorse che continua a lesinare”. Secondo Chisso “senza trasferimenti o senza autonomia fiscale abbiamo le mani legate”. Più deciso il governatore Luca Zaia: “il Governo deve dare le risorse necessarie. non si può pensare che il trasporto pubblico locale sia residuale rispetto ai problemi del nostro Paese. E’ un servizio per i cittadini che pagano le tasse, specie ora con il costo dei carburanti alle stelle ed è un biglietto da visita per i turisti di tutto il mondo che vengono da noi”.

In Trentino Alto Adige gli assessori Alberto Pacher e Thomas Widmann hanno intenzione di prendere definitivamente il toro dalle corna: “per mantenere il servizio di trasporto locale lungo la linea del Brennero fino a Verona ci costa una fortuna, 15 milioni a testa per la provincia di Trento e altrettanti per quella di Bolzano, cui s’aggiungo i 30 milioni annui per le corse dei treni interregionali. Il maggiore esborso sarebbe di 5 milioni per Trento e di 7 per Bolzano” dice Pacher che butta lì anche l’idea condivisa con Widmann “di costituire una società ferroviaria regionale, visto che le tratte ferroviarie a gestione locale costano agli enti locali di gran lunga meno dei servizi resi da Trenitalia. Si può guardare anche alle ferrovie austriache che già esercitano lungo la linea fino a Milano e Venezia, oppure anche alla NTV di Montezemolo e soci”. Uno scenario che potrebbe essere aperto alla nascita di una realtà ferroviaria sovra regionale, per dare servizi migliori ai residenti a costi di gran lunga minori a quello delle ferrovie nazionali, spesso deficitario.