Elezioni regionali, il centro destra di blinda fondandosi su autonomia e presidenzialismo

Sottoscritto da Berlusconi, Meloni e Salvini un patto che vincola a non sottoscrivere mai alleanze con la sinistra Dem e grillina.

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autonomia e presidenzialismo
Da sx, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.

Autonomia e presidenzialismo sono i due cardini del patto che blinda l’alleanza di centro destra tra Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega Salvini premier in vista delle prossime amministrative (regionali e comunali) e anche per le elezioni politiche che si spera non tardino troppo, specie se il risultato delle regionali confermerà le attese dei sondaggi che indicano un quasi certo cappotto del centro destra variabile da un 4-2 e un 5-1 che avrebbe del clamoroso se pure la Toscana dovesse cambiare l’ormai storico e un po’ sbiadito colore rosso.

L’accordo sottoscritto da Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini si fonda su autonomia a presidenzialismo, due punti fondanti dell’alleanza di centro destra spinta soprattutto da Meloni fin dalle Politiche 2018, quando lo propose ad una manifestazione politica al cinema Adriano di Roma, le sedie riservate a Berlusconi e Salvini restarono vuote. Ritentato dal palco di Atreju nel 2019 e, infine, a ottobre scorso nella gremitissima piazza di San Giovanni a Roma. 

Il patto, oltre ad autonomia e presidenzialismo, prevede anche un passaggioanti-inciucio”, anti-sinistra e anti-ribaltoni, che Meloni ha finalmente coronato. «Mentre Pd e Cinquestelle litigano per le poltrone e si presentano divisi alle regionali – annuncia Meloni – il centrodestra lancia un altro grande segnale di compattezza e oggi dice con una voce sola: mai al governo con la sinistra». E lo fa con un’intesa quasi notarile, tanto cara al primo Berlusconi, ottenendo il via libera dello stesso leader di Forza Italia e di quello della Lega, Matteo Salvini. 

«Oggi finalmente è arrivata la firma degli alleati – esulta Meloni -. Di fronte alla richiesta del governatore del Veneto di confermare il sostegno all’autonomia, Fratelli d’Italia ha chiesto e ottenuto di aggiungere all’accordo anche quelli che considera essere due punti imprescindibili: il sostegno di tutto il centrodestra al presidenzialismo, elemento fondamentale per rafforzare l’unità nazionale e l’efficienza delle istituzioni centrali, e il patto anti-inciucio per vincolare tutti i partiti della coalizione al rispetto degli impegni programmatici presi con i cittadini». 

La Lega veneta canta vittoria sul documento appena firmato che sul tema dell’autonomia rispetta in pieno le richieste del governatore veneto, Luca Zaia, per riconfermare l’alleanza vincente alle elezioni regionali del prossimo 20 e 21 settembre. 

«È stata una trattativa lunga e per certi versi complicata – sottolinea il vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta, Lorenzo Fontana -. Oggi dal Veneto parte l’accordo base per il futuro governo del Paese. Abbiamo richiamato gli alleati a un impegno particolare sull’autonomia, un punto che per noi è fondamentale e rispecchia il volere espresso da oltre 2 milioni di Veneti».

Fontana ribatte sul tasto dell’autonomia: «lo abbiamo detto fin dall’inizio, l’autonomia è un aspetto imprescindibile e prioritario che, dovendo passare da Roma, necessita di un accordo a livello nazionale tra tutti i partiti di centrodestra. Siamo quindi soddisfatti di aver convinto, su questo punto, anche gli altri partiti».

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