Elezioni europee 2024: nel collegio NordEst in lizza 11 liste, 156 i candidati

Europa Elects prevede un forte spostamento a destra dell’Europarlamento, con i conservatori di Ecr che potrebbero diventare la terza forza politica dopo Popolari e Socialisti.

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Elezioni europee 2024

Alle elezioni europee 2024 dell’8 e 9 giugno prossimi per il collegio del NordEst saranno in lizza 11 liste e 156 candidati, dopo che la Corte d’Appello di Venezia ha escluso sei delle 17 liste depositate nei giorni scorsi per il collegio NordEst (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige), non ammettendo Alternativa popolare, Forza Nuova, Italia dei diritti De Pierro, Unione Cattolica Italiana, Democrazia sovrana popolare e il Partito animalista – Italexit per l’Italia, anche se Alternativa popolare è stata riammessa per i collegi Centro e Sud dopo un ricorso alla Cassazione che potrebbe interessare anche gli altri due collegi nordici.

Al momento, alle elezioni europee 2024 sono 11 le liste ammesse per un totale di 156 candidati. Fratelli d’Italia candida come capolista Giorgia Meloni detta Giorgia; al numero due il veneto Sergio Antonio Berlato, europarlamentare sostenuto dai cacciatori veneti e negazionista del Covid. Al sesto c’è Stefano Cavedagna “detto Cavedania”.

Stati Uniti d’Europa ha capolista Graham Robert Watson. Sono assenti i big, candidati prevalentemente nel collegio NordOvest. Primo della lista di Forza Italia – Noi Moderati – PPE è il segretario nazionale, Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepresidente del Consiglio; seconda la friulana Sandra Savino; terzo il veneto ed ex leghista Flavio Tosi.

La Lega Salvini Premier, capolista Paolo Borchia, candida al numero due l’europarlamentare uscente Elena Lizzi; al quinto il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint, mentre nelle retrovie della lista al 14° posto la candidatura contestata dalla base leghista di Roberto Vannacci, detto “Generale”.

In testa alla lista del Pd c’è il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini; al secondo Annalisa Corrado, della segreteria nazionale del partito; al terzo il sindacalista Ivan Pedretti; al quinto l’esponente Lgbtq, Alessandro Zan.

Azione – Siamo Europei ha per capolista Carlo Calenda, sceso in lizza dopo un lungo “mi candido o non mi candido”. Al terzo c’è l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

Il Movimento 5 Stelle punta come capolista sull’eurodeputato uscente Sabrina Pignedoli, quindi al numero due sul fondatore di Banca Etica, Ugo Biggeri.

Nella lista Libertà che rappresenta una miscellanea di forze politiche così esentate dalla tombola della raccolta delle firme, ben 70.000 per collegio, che ha gambizzato altre liste, il capolista è Cateno De Luca; Ugo Rossi, tra i leader della protesta No vax a Trieste, è dodicesimo.

La Sudtiroler VolkSpartei (SVP), coalizzata con Forza Italia, ha per capolista Herbert Dorfmann, candida soltanto altri cinque persone. Alleanza Verdi e Sinistra capolista Cristina Guarda; secondo Domenico Lucano detto Mimmo.

Pace Terra Dignità è capeggiata da Raniero Luigi La Valle, terzo Michele Santoro; al 7/o Ginevra Bompiani; all’8/o Fiammetta Cucurnia, giornalista e compagna di Giulietto Chiesa; 13/o l’attore Paolo Rossi.

Intanto, Europe Elects ha diffuso i risultati dell’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto alle elezioni europee 2024, che vedrebbe gli equilibri politici dell’Europarlamento spostarsi ben più a destra rispetto a quello uscente, con i Popolari che rimangono prima forza politica stabile con 183 seggi, seguiti dai Socialisti, a 140 in calo di 14 seggi, con a pari merito al terzo posto tra i liberali macroniani di Renew Europe a 86 in calo di ben 22 seggi e con i conservatori dell’Ecr presieduti da Giorgia Meloni sempre ad 86, ma in crescita di 24 seggi.

Al quarto porto la destra di Identità e Democrazia (con dentro i tedeschi di Afd, Lega Salvini e Le Pen) con 84, in crescita di 11, seguiti dai Verdi a 48 in forte calo (-26) e Left a 44 (+3), oltre a 49 seggi alle formazioni non iscritte.

Probabile che la nuova maggioranza s’incardini ancora sulla base formata da Popolari e Socialisti, cui potrebbero aggiungersi i macroniani di Renew Europe e i conservatori di Ecr in sostituzione dei Verdi.

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