Contro i divieti unilaterali al transito dei Tir sulla tratta austriaca del corridoio del Brennero che penalizzano il transito delle merci tra Italia e Germania che solo ad ottobre scorso aveva visto la plateale protesta delle organizzazioni dell’autotrasporto al confine italo austriaco con tanto di presenza del ministro alle Infrastrutture e trasporti, il leghista Matteo Salvini, il quale aveva annunciato l’invio a tambur battente di una segnalazione alla Commissione europea per l’infrazione dei trattati europei sulla libera circolazione, ancora nulla di fatto.
La questione è stata risollevata dal quotidiano di Innsbruck, “Tiroler Tageszeitung”, con una titolazione “Nessuna traccia della denuncia di Salvini“, con cui si comunica che il ricorso alla Corte di giustizia europea contro le limitazioni tirolesi al traffico pesante sull’asse del Brennero sarebbe bloccato perché non sarebbe mai arrivata la lettera con cui il governo italiano avrebbe dovuto sottoporre la questione alla Commissione europea.
Secondo la Tt, «l’Italia può portare l’Austria direttamente in giudizio solo se la Commissione europea non lo fa a seguito di una richiesta ufficiale». La lettera di messa in mora del governo austriaco era stata approvata in ottobre dal Consiglio dei ministri italiano su iniziativa dello stesso Salvini non sarebbe ancora spedita a Bruxelles. Secondo fonti di Tt, «la lettera dovrebbe essere bloccata dalla presidente Giorgia Meloni. Per quale motivo non è chiaro» alludendo ad una probabile decisione dello stesso Salvini che lo avrebbe indotto «a risparmiare munizioni in vista della campagna per le elezioni europee di giugno 2024».
L’uscita del quotidiano tirolese è stata smentita a stretto giro dal ministero, che in una nota afferma come «il governo è al lavoro per formalizzare il dossier giuridico sui divieti unilaterali al Brennero che verrà inviato alla Commissione Ue e, successivamente, alla Corte di giustizia europea. In questo momento è in corso l’approfondimento dei legali, frutto della decisione, promossa dal Mit di Matteo Salvini, di passare alle carte bollate anche alla luce della totale mancanza di disponibilità e buonsenso dell’Austria. L’obiettivo è concludere l’iter nelle prime settimane del 2024».
Intanto, mentre a Roma si rigirano le scartoffie e le pandette, per le aziende i divieti di transito dei Tir al Brennero si fanno sempre più pesanti, con costi in crescita e tempi di percorrenza che si dilatano a dismisura, penalizzando l’export nazionale verso i principali mercati di sbocco.
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