Controlli sui pescherecci con telecamere da remoto e satelliti

L’Europarlamento vota la norma sul grande fratello marino. Gli italiani votano contro.

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Controlli sui pescherecci pesca Emilia Romagna

La pesca europea entra nell’era digitale in un quadro a forti contrasti, tra la soddisfazione per aver aggiornato regole vecchie di 14 anni e timori da Grande Fratello: l’Europarlamento ha approvato le nuove norme sui controlli sui pescherecci, con disposizioni come telecamere a bordo, monitoraggio satellitare e registro virtualedelle catture, anche per l’attività ricreativa.

L’installazione di telecamere è obbligatoria sulle navi identificate come ad alto rischio di infrangere le regole (in base a violazioni precedenti). I libri di bordo saranno elettronici, le sanzioni armonizzate a livello Ue, per superare le attuale ampie disparità di trattamento dei pescatori nei diversi Paesi europei. Le nuove regole prevedono anche il monitoraggio satellitare per l’intera flotta dell’Ueentro il 2030, incluse circa 50.000 navi di piccola scala, e un sistema di condivisione delle informazioni per aumentare la tracciabilità dei prodotti fino a bloccare le importazioni.

Sul Regolamento controlli sui pescherecci che prevede l’installazione delle telecamere a bordo «l’Italia ha votato contro. Tutte le forze politiche del centrodestra hanno espresso un voto contrario a provvedimenti che continuano a creare oneri aggiuntivi alle nostre aziende senza tener conto di quello che è successo negli ultimi anni – ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida -. Abbiamo avuto una diminuzione delle marinerie italiane del 40% rispetto a una media del –28% in Europa. E’ ora di far tornare i nostri asset produttivi principali e di essere messi nella condizione di poter operare».

Disappunto è espresso da Alleanza Pesca: «i pescatori diventano sorvegliati speciali, ingiustamente penalizzati». Per Federpesca il nuovo regolamento «è uno schiaffo al settore».

Per il presidente di Alleanza Cooperative Italiane – Settore Pesca, Giampaolo Buonfiglio, l’Europarlamento «ha sancito che la pesca europea non può essere gestita puntando sulla sensibilità e responsabilità dei pescatori professionali, ma solo considerandoli presunti colpevoli e quindi rendendoli sorvegliati speciali, attraverso un regolamento-mostro burocratico complesso e di difficile applicazione. È un giorno triste per la pesca europea».

Secondo i sostenitori del provvedimento si tratta di norme che modernizzano e rendono più sostenibile il settore ittico, spingendo le pratiche di pesca dell’Ue e gli standard per i prodotti ittici venduti nel suo mercato a un livello molto alto.

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