Comuni di confine: arriva l’emendamento per sbloccare i fondi vincolati dal patto di stabilità

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Associazione comuni confine incontro con bressa divina
Incontro al ministero con il sottosegretario Bressa. Divina: «azione per limitare le differenze di trattamento tra i comuni delle realtà autonome con quelli delle regioni ordinarie»

 

Associazione comuni confine incontro con bressa divinaPresso la sede del ministero per gli Affari regionali ed autonomie, si è finalmente svolto l’incontro ripetutamente richiesto dall’Associazione comuni di confine (ASSCO) al sottosegretario Bressa, al fine di poter dare delle risposte concrete ai comuni di confine che da anni sono penalizzati dal Governo nell’erogazione di finanziamenti e nella possibilità di utilizzo delle risorse attualmente vincolate dal patto di stabilità.

Grazie all’interessamento del Sen. Sergio Divina, vicecapogruppo della Lega Nord al Senato, che ha compreso e sostenuto le motivazioni dei comuni di confine, è stato possibile l’incontro che ha permesso  di aprire ufficialmente un dialogo tra ASSCO e le massime istituzioni, al fine di portare al Governo le richieste dei comuni e agli stessi comuni le risposte tanto attese. 

Niente di nuovo sul fronte delle disponibilità economiche, visto che Bressa ha confermato l’attuale mancanza di risorse a disposizione del Ministero. Nel contempo ha comunque informato che il Governo ha iniziato un dialogo con le regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta al fine di ottenere, per i comuni confinanti con tali Regioni, i finanziamenti necessari a ridurre il disagio e le disparità esistenti.

ASSCO si impegnerà, già dall’inizio del 2016, a monitorare attentamente lo stato della trattativa Stato-Regioni e a sollecitare quelle risposte tanto attese dai sindaci rappresentati.

Sul fronte dello sblocco dei vincoli delle risorse determinato dal patto di stabilità, Bressa ha dichiarato che verrà presentato da subito un emendamento specifico che permetterà che venga definitivamente superato il paradosso che impedisce, a tutt’oggi, l’utilizzo dei fondi incassati dai comuni nel novembre 2012 e immediatamente bloccati dal patto.

Per il presidente di ASSCO, Roberto Campagna, l’incontro nel complesso «è stato positivo anche se torniamo dai nostri comuni con le tasche vuote. Mi auspico che, così come dichiarato dal sottosegretario Bressa, già dal 2016 si possano trovare alcuni accomodamenti con le regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta, e di essere coinvolti come associazione, così come promesso, nella definizione delle modalità di attribuzione dei nuovi finanziamenti attesi da tanto tempo».

Secondo il senatore Divina «l’obiettivo finale rimane riuscire a mettere nella legge di stabilità  una somma che consenta di attenuare la differenza fra i comuni delle regioni ordinarie e i comuni delle regioni e province autonome. Purtroppo, Bressa non si è sbilanciato sostenendo che il suo Ministero non ha fondi sufficienti per l’operazione»