Cgia, troppe tasse sul Tfr in busta paga

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cgia tfr busta paga troppe tasse 1Bortolussi: «non conviene. Su base annua più tasse fino a 700 euro»

Con la pubblicazione appena avvenuta in Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 29, i lavoratori dipendenti del settore privato hanno ora la possibilità di chiedere al proprio datore di lavoro l’anticipazione del Tfr in busta paga. Ma, a dispetto delle aspettative di Renzi, il provvedimento così come è stato congegnato conviene decisamente a pochi, solo a coloro che hanno redditi molto bassi.

L’obiettivo del Governo di “appesantire” la busta paga di chi ne farà richiesta nell’ottica di farli entrare nel circuito della spesa per rilanciare i consumi e l’economia sarà con ogni probabilità largamente non centrato visto che il legislatore ha deciso che l’anticipazione del Tfr subirà la tassazione ordinaria e non quella separata. A un lavoratore dipendente, soprattutto se non più giovanissimo, converrà percepire il Tfr al termine della carriera lavorativa, anziché chiederne l’anticipo.

«Secondo i nostri calcoli – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia – rispetto all’erogazione della liquidazione al termine del rapporto di lavoro, chi ne chiederà l’anticipazione pagherà più tasse per un importo che su base annua oscillerà tra i 230 e i 700 euro circa. Ovviamente l’aggravio fiscale tenderà ad aumentare al crescere del livello di reddito del soggetto richiedente».

Perché con l’anticipo mensile del Tfr si pagano più tasse? A fine carriera lavorativa la liquidazione viene tassata separatamente con la media delle aliquote degli ultimi cinque anni che tiene indirettamente conto delle detrazioni per lavoro e per i carichi familiari. Nel caso dell’anticipazione introdotta dal Governo Renzi, invece, quest’ultima si cumula con il reddito e, conseguentemente, aumenta anche la tassazione. L’aumento del reddito dovuto all’integrazione legata al Tfr mensile in busta paga viene tassato con l’aliquota marginale, ovvero quella che interessa la parte più elevata del reddito. Inoltre, quando aumenta lo stipendio si riducono gli effetti economici delle detrazioni per i figli a carico e quelli legati agli assegni familiari. Infine, mentre la liquidazione erogata a fine carriera è “risparmiata” dall’applicazione delle addizionali comunali e regionali Irpef, l’anticipo mensile no.

Se un dipendente senza familiari a carico opta per l’anticipazione mensile del Tfr, l’aggravio fiscale oscillerà tra i 236 euro all’anno (nel caso di un lavoratore con un reddito imponibile Irpef di 15.000 euro) fino a 623 euro (nel caso di un reddito da lavoro dipendente di 80.000 euro). Se, invece, a chiederne l’anticipazione è un dipendente con moglie e un figlio a carico, l’incremento fiscale varierà tra i 362 euro (per un lavoratore con un reddito imponibile Irpef di 15.000 euro) e i 696 euro (nel caso di un reddito da lavoro dipendente di 80.000 euro).


ANTICIPAZIONE TFR IN BUSTA PAGA: TROPPE TASSE (valori in €)

DIPENDENTE SENZA FAMILIARI A CARICO            
Reddito imponibile IRPEF 15.000 20.000 25.000 30.000 40.000 60.000 80.000
TFR annuo lordo 1.149 1.531 1.914 2.297 3.063 4.594 6.126
               
TFR in busta paga: tassazione ordinaria            
TFR annuo netto 768 1.024 1.280 1.304 1.738 2.636 3.392
TFR mensile netto 64 85 107 109 145 220 283
incidenza tassazione 33% 33% 33% 43% 43% 43% 45%
Maggiore tassazione con l’anticipazione del TFR rispetto all’erogazione a fine carriera +236 +242 +249 +472 +484 +483 +623

Elaborazione Ufficio Studi CGIA

DIPENDENTE CON MOGLIE E UN FIGLIO A CARICO            
Reddito imponibile IRPEF 15.000 20.000 25.000 30.000 40.000 60.000 80.000
TFR annuo lordo 1.149 1.531 1.914 2.297 3.063 4.594 6.126
TFR in busta paga: tassazione ordinaria            
TFR annuo netto 756 1.009 1.261 1.281 1.655 2.511 3.331
TFR mensile netto 63 84 105 107 138 209 278
incidenza tassazione 34% 34% 34% 44% 46% 45% 46%
Maggiore tassazione con l’anticipazione del TFR rispetto all’erogazione a fine carriera +362 +368 +374 +599 +663 +661 +696

Elaborazione Ufficio Studi CGIA

Mestre 20 marzo 2015