Canone Rai, battaglia di Bizzotto all’Europarlamento per la sua abrogazione. Definitiva

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mara bizzotto sciarpa 1«Ho chiesto di accelerare il più possibile l’indagine sulla legittimità del canone Rai già iniziata la scorsa legislatura per evitare che si trasformi in una tassa ingiusta e odiosa»

«Far pagare il Canone Rai nella bolletta della luce o nella dichiarazione dei redditi sarebbe una doppia rapina di Stato! L’unica riforma possibile per il canone Rai è la sua cancellazione definitiva.

Di fronte all’ennesima porcheria del Governo Renzi, siamo pronti ad una guerra ad ogni livello per cancellare la tassa più odiata dagli italiani. E in Europa abbiamo già preparato l’artiglieria pesante». Lo dichiara l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, vice segretaria veneta della Lega Nord, che da anni ha intrapreso in sede UE una feroce battaglia per l’abolizione del canone Rai.

Al Parlamento Europeo è ancora aperto il dossier per la cancellazione del canone Rai promosso dall’eurodeputata Bizzotto. Negi ultimi mesi della scorsa legislatura, sulla scorta dell’iniziativa di Bizzotto, la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo aveva deciso, all’unanimità e in due distinte sedute, di procedere all’apertura ufficiale di un’indagine sul canone Rai, denunciando le irregolarità del sistema italiano e bocciando il parere pro-canone della Commissione UE.

«Il canone Rai è una tassa iniqua sotto ogni punto di vista e, se nascosta dentro la bolletta della luce o nel 730, diventerà doppiamente ingiusta e ingiustificata – spiega Bizzotto –. Il canone va abolito totalmente: e su questo non ci possono essere dubbi, perché la televisione di Stato italiana rappresenta, in negativo, qualcosa di unico in Europa e nel mondo. Senza parlare degli scandali, dei disservizi e delle macroscopiche violazioni delle normative comunitarie che caratterizzano la Rai e il canone».

Bizzotto ha chiesto di accelerare l’iter dell’indagine: «alla luce di quanto stanno architettando a Roma, ho già chiesto a Bruxelles di procedere il più velocemente possibile con l’iter dell’indagine sul Canone che, a questo punto, va urgentemente aggiornata con le novità ipotizzate dal Governo Renzi. La mia richiesta è inoltre quella di convocare quanto prima al Parlamento Europeo la Commissione di Vigilanza Rai che a marzo 2014, nonostante il formale invito di Bruxelles, non si presentò a discutere il dossier per l’abolizione del canone Rai». Per l’eurodeputata vicentina «il caos che sta montando in questi giorni sul canone Rai, dimostra che l’unica cosa giusta da fare è la sua definitiva abolizione».