Decolla il quarto organismo Eusalp che coinvolge Italia, Austria, Francia, Germania, Slovenia, Liechtenstein e Svizzera. Kompatscher: «un passo molto importanti per realtà come l’Alto Adige»
Lancio ufficiale oggi a Bruxelles della strategia per la macroregione alpina, che riguarda l’Italia e altri quattro Stati membri dell’Ue (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia), insieme a due Paesi terzi (Liechtenstein e Svizzera). Per l’Unione europea si tratta della quarta strategia macroregionale (Eusalp), dopo quelle per Mar Baltico (Eusbsr), Danubio (Eusdr) e Adriatico-Ionica (Eusair).
Il piano di Eusalp coinvolge una popolazione complessiva di 70 milioni di abitanti suddivisi tra 48 regioni, tra cui Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, province autonome di Trento e Bolzano e Friuli Venezia Giulia. Ricerca e innovazione, sostegno alle Pmi, mobilità, turismo, tutela ambientale e gestione delle risorse energetiche sono le priorità fissate per la cooperazione comune. L’obiettivo della strategia messa a punto dall’Ue «è quello di rafforzare la solidarietà già esistente nelle regioni alpine che vantano una lunga tradizione in fatto di cooperazione e una serie di reti e associazioni già collaudate» osserva il commissario europeo alla politica regionale, Corina Cretu, che sottolinea come il successo di questo tipo di progetti dipenda «in larga misura dall’impegno profuso e dal senso di appropriazione sviluppato: abbiamo pertanto bisogno di una leadership politica forte e del coinvolgimento attivo di tutti i partner regionali e nazionali per sfruttare pienamente il potenziale di questa strategia».
La strategia per la macroregione alpina, destinata ad essere adottata formalmente dal vertice Ue di fine anno, sarà mirata su quattro ambiti di intervento chiave. Il primo è quello di crescita economica e innovazione, ad esempio mediante attività di ricerca su prodotti e servizi specifici della regione alpina, poi connettività e mobilità, con il miglioramento della rete stradale e ferroviaria e l’espansione dell’accesso a Internet via satellite nelle aree remote. Seguono interventi nel campo di ambiente ed energia, con la messa in comune delle risorse per salvaguardare l’ambiente e la promozione dell’efficienza energetica nella regione. Eusalp dovrebbe basarsi su un modello di governo diverso da quello delle altre macroregioni europee, con un bilanciamento del diritto di voto fra stati e regioni. A fare pressioni in questo senso una delegazione di rappresentanti di enti locali coinvolti, fra cui il presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, e di Alessandro Fermi, sottosegretario alle relazioni internazionali della regione Lombardia, in un recente incontro a Bruxelles con il commissario Cretu. Il prossimo appuntamento per le 48 regioni interessate da Eusalp, come anticipato da Fermi, sarà un incontro in programma per l’8 e il 9 ottobre a Milano.
Approvando la strategia per la macroregione alpina Eusalp, la Commissione UE ha inoltrato al Consiglio europeo un programma che prevede un punto da sempre sostenuto con forza dall’Alto Adige. «Oltre ad essere un pilastro importante per il futuro del nostro territorio – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher – Eusalp introduce a livello europeo un nuovo sistema di governo, nel quale le regioni e gli stati membri possono muoversi al medesimo livello, potendo contare sullo stesso peso e sullo stesso diritto di voto. Si tratta di un’applicazione concreta del principio di sussidiarietà e di un approccio dal basso che rispecchia i valori della nostra autonomia».