A Verona si è svolto un vertice interistituzionale dedicato agli interventi infrastrutturali funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina tra il vice ministro per le Infrastrutture e le Mobilità sostenibili, Alessandro Morelli e i presidenti delle regioni interessate allo svolgimento dei giochi, Attilio Fontana (Lombardia), Luca Zaia (Veneto), Arno Kompatscher (Alto Adige) e Maurizio Fugatti (Trentino).
«Il Codice degli appalti deve essere sospeso almeno fino alla fine della crisi economica perché non è coerente con le necessità di questo Paese – ha detto Morelli -. Nel più breve tempo possibile chiuderemo la partita della società che gestirà i Giochi e quella del commissario, è una necessità riconosciuta da tutti. Purtroppo – ha aggiunto Morelli – siamo in un Paese che, come sapete, vive sotto il gioco del Codice degli appalti, che ormai è una “non norma”, e lo dico convintamente».
Per sbloccare i cantieri, Morelli ha detto «abbiamo già commissariato 60 opere il mese scorso e ci aggiungiamo a commissariare tra le 25 e le 30 opere nelle prossime settimane». Le Olimpiadi ovviamente «sono un evento eccezionale, ma il fatto che ci sia bisogno ulteriormente di commissariare un evento importante come questo dimostra che la norma non è andata in funzione. Altrimenti non sarebbe necessario continuare a derogarlo – puntualizza Morelli -. Quindi, posto che un commissario per un impegno così gravoso per il nostro territorio sarebbe comunque necessario, mi piace rimarcare che stiamo lavorando al Ministero anche per riformare il Codice degli appalti, che ritengo dovrebbe essere sospeso anche nei prossimi anni. Per ora è sospeso per l’emergenza sanitaria che continuerà fino alla fine dell’anno, ma bisogna valutare una sospensione generalizzata per poi rivedere il Codice e adattarlo alle necessità del Paese».
Quanto agli interventi per le Olimpiadi invernali 2026 Milano Cortina, questi muovono undici miliardi di investimenti: «vogliamo essere pronti – ha spiegato Morelli – per arrivare ad avere il più importante avvenimento nel nostro Paese nei prossimi anni, al termine di una tragedia legata alla pandemia e di conseguenza alla crisi economica. L’auspicio è che questa grande occasione per il Paese sia la conferma di un rilancio una volta usciti dall’emergenza sanitaria il dato di fatto oggettivo è che il governo dimostra di mettersi a disposizione dei territori, sentendo i contributi, le criticità e le necessità che vengono da tutte le realtà locali coinvolte».
Il vice ministro ha evidenziato che le Olimpiadi invernali 2026 vedranno protagoniste alcune regioni, ma saranno un appuntamento atteso da tutto il Paese, «per questo ritengo opportuno allargando questo tavolo a tutte le regioni affinché si sentano coinvolte. Sono previste quasi 60 opere, oltre 11 miliardi dedicati nelle città e nelle regioni coinvolte dalle Olimpiadi, ma sono investimenti dedicati al rilancio dell’Italia e all’uscita dalla tragedia sanitaria ed economica».
«Dobbiamo recuperare un po’ di tempo perduto – evidenzia Morelli -, ma sono assolutamente convinto che, grazie a chi ci ha messo la faccia rappresentando le esigenze dei territori, riusciremo sicuramente a dare un nuovo grande contributo al Paese».
Quanto ai posti di lavoro generati dai cantieri olimpici e alla ricaduta sul territorio dovuta all’indotto creatodai Giochi, Morelli ha precisato che «al momento non c’è una stima. Stiamo parlando di decine di migliaiadi posti di lavoro, perché si tratta di quasi 60 opere infrastrutturali, stradali e autostradali, di impiantistica sportiva. Una grande opportunità di rilancio per il Paese, ma anche una serie di innovazioni infrastrutturali e tecnologiche che soprattutto il mio ministero guarderà con grande attenzione, per dare all’Italia una supremazia in campo mondiale riguardo alla possibilità all’innovazione tecnologica e della digitalizzazione di questa Olimpiade».
In questo contesto «i trasporti saranno cruciali – ha proseguito Morelli -, ricordo già l’investimento di 25 milioni di Anas sulla statale che riguarda Cortina, che ha dato il via ad una “smart road” e una volta che l’Italia è prima a livello europeo e mondiale, siamo pronti ad investire non solo denaro ma l’impegno di queste regioni che sono fortemente vocate a questi argomenti, ma investire l’impegno dell’Italia per avere le Olimpiadi più importanti della nostra storia. Nelle prossime sessioni di questo tavolo valuteremo l’ipotesi degli impianti a fune come collegamento. In ogni caso la scadenza per la consegna non è il 2026, ma l’anno precedente».
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