Viaggi estivi tra il caro carburanti, pedaggi e assicurazioni

Il prezzo della benzina è ai minimi da 6 mesi, ma tra i più cari d’Europa, mentre è record per i pedaggi e l’assicurazione Rc auto.

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Sui viaggi estivi, che sono ben lontani dagli esodi degli anni scorsi, pesa il caro carburanti, pedaggi e assicurazioni, anche se qualche nota positiva arriva dai corsi della benzina, ai minimi da 6 mesi a questa parte, alleggerendo il conto del pieno per gli spostamenti d’agosto, ma sempre tra i più cari d’Europa per via di una pressione fiscale abnorme tra accise e Iva, che il governo Meloni fino ad ora non è riuscito a ridurre, nonostante le promesse elettorali..

I timori di una recessione in Usa, il principale consumatore di petrolio al mondo, innescati dai dati sull’occupazione negli States, stanno infatti calmierando i prezzi internazionali del petrolio che, viceversa, allo stato attuale non sembra muoversi sui timori per le tensioni in Medio Oriente. Un calo quello dell’oro nero, guidato anche dalla scarsa domanda e dall’aumento delle scorte di greggio. Così scendono i prezzi dei prodotti petroliferi raffinati. Una situazione che i consumatori salutano con favore anche se, fa notare ad esempio il Codacons, i prezzi della verde in autostrada restano ancora altissimi. «Rispetto allo stesso periodo del 2023 – afferma il Codacons – la benzina al self service costa in media il 4,6% in meno, con un risparmio pari a 4,4 euro a pieno, mentre il gasolio è sceso nel primo weekend di agosto del 4,2% sull’ anno. Se però si analizza l’andamento sulla rete autostradale, i vantaggi per gli automobilisti si assottigliano».

Se la benzina molla parzialmente la morsa sui portafogli degli automobilisti, sui viaggi estivi pesa l’assicurazione Rc auto è ai massimi dal 2003 così come corrono i pedaggi autostradali. L’indice di costo dell’Rc Auto ha iniziato a crescere vertiginosamente ad inizio 2023 ed ha toccato a giugno 2024 un picco storico. L’indice, il cui valore era stato fissato a 100 nel giugno 2003, ha raggiunto un valore di 136,3, superando nettamente il precedente massimo di fine 2012 di 133,9.

Secondo l’Ivass, l’autorità che vigila sul comparto assicurativo, è da due anni che i prezzi aumentano, e nel 2024 il premio medio della Rc auto sale a 403 euro, il 6,2% in più sul 2023. Il differenziale di premio tra Napoli (la più cara) e Aosta (la più economica) è di 264 euro, in aumento del 5,5% rispetto al 2023. Anche nel 2023 il rincaro era stato record: +6,80% sul 2022, con un premio medio salito a 380 euro. Mentre nel 2022 c’era stato un calo (-2,40%), che aveva portato il premio medio a 356 euro, dai 365 del 2021.

Per le associazioni dei consumatori si tratta di tariffe immotivate. Il Codacons ricorda che non sono giustificate né dall’aumento degli incidenti né dalla situazione economica delle compagnie di assicurazioni «per le quali la dotazione patrimoniale si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa».

Per Assoutenti le cifre non si spiegano considerato anche che l’inflazione scende e le società di assicurazioni registrano utili da record, e l’Unc parla di «batosta» che evidenzia una disparità territoriale sulla quale «andrebbe aperta un’indagine conoscitiva da parte dell’Antitrust».

Al caro assicurazioni sui viaggi estivi si aggiunge il caro-pedaggi: la tratta autostradale per andare da Torino a Palermo ammonta a 175,6 euro di pedaggio valuta Assoutenti e il costo a km non varia sulle altre tratte, evidenziando come la qualità del servizio reso dalle autostrade, tra congestioni, incolonnamenti e rallentamenti causa cantieri peggiora di anno in anno, mentre il costo dei pedaggi aumenta, quando con la diffusione del telecontrollo non dovrebbe essere difficile parametrare il costo del servizio offerto alla sua qualità, prevedendo sconti automatici in caso di rallentamenti perduranti e incolonnamenti sulla tratta percorsa.

 

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