Suzuki Jimni volta pagina e resta fedele a se stesso e ad una formula che ne decreta il successo mondiale sin dal 1970. La nuova e quarta generazione del mitico “Suzukino” si presenta completamente rinnovata, mantenendo però la filosofia dei leggendari modelli del passato, venduti fino a oggi in oltre 2,85 milioni di esemplari in più di 194 paesi.
Suzuki Jimni adotta una linea inconfondibile, con evidenti richiami alla tradizione e forme nate per renderlo imbattibile nel suo ambiente naturale: il fuoristrada più duro. Il cofano alto e le forme squadrate delle lamiere sono stilemi che rendono Jimni immediatamente riconoscibile come erede della gloriosa stirpe di Hamamatsu e fondamentali per ottimizzare gli ingombri nei passaggi off-road più impegnativi. I fari tondi, oggi a led, con indicatore di direzione separato, sono un tributo al capostipite LJ 10 del 1970. I passaruota allargati danno invece un tocco grintoso alla linea, che può essere personalizzata scegliendo una delle molte colorazioni a catalogo, comprese tre moderne livree BiColor con tetto nero a contrasto.
Suzuki Jimni ha un corpo solido e robusto e, grazie alla sua tecnologia, è pronto ad affrontare qualsiasi viaggio, su strada e in fuoristrada. La scocca poggia su un nuovo telaio a traverse e longheroni: la soluzione ottimale per resistere alle dure sollecitazioni dei veri percorsi fuoristrada. Il telaio e le sospensioni con ponte rigido, permettono di sfruttare appieno gli ampi angoli di attacco, uscita e dosso, garantiti dagli sbalzi contenuti e dall’elevata altezza da terra. A completare un quadro tecnico straordinario c’è l’immancabile trazione integrale 4WD Allgrip Pro con riduttore, che consente di superare ostacoli insormontabili per altre vetture e di vivere un’incredibile esperienza di libertà alla guida. Inoltre, anche quando è chiamato ad affrontare trincee di fango, guadi o le boscaglie più fitte, il “Suzukino” non rinuncia a offrire un comfort adeguato ai suoi passeggeri, grazie ad un abitacolo studiato, rifinito ed equipaggiato con cura e razionalità e progettato per permettere al pilota di concentrarsi su quello che veramente conta: la guida e la natura che lo circonda.
Quanto ai motori non è stata fornita alcuna precisazione in vista della presentazione ufficiale di ottobre, ma è lecito aspettarsi la presenza del 1.2 quattro cilindri aspirato da 94 Cv magari in versione ibridizzata oppure del 3 cilindri 1.0 turbo da 120 Cv che conferirebbe al “Suzukino” quella coppia specie ai bassi regimi che ai modelli attuali manca.