È stata battezzata “Serena II”, la nuova monoposto elettrica realizzata dagli studenti della facoltà di ingegneria dell’Università di Udine che si caratterizza per essere più leggera, aerodinamica, performante, sicura e affidabile della “sorella” Serena I, dalla quale ha ereditato gli stessi colori: bianco, blu e nero.
Il progetto “UniUd E-Racing” dell’Università di Udine ha portato alla realizzazione di un prototipo che raggiunge i 120 chilometri orari, ha un motore da 80 chilowatt di potenza e pesa 310 chilogrammi, circa 35 in meno della precedente. La vettura gareggerà nel campionato internazionale “Formula Student”, competizione riservata alle monoposto a propulsione elettrica o tradizionale ideate e realizzate dagli studenti universitari di tutta Europa.
L’investimento complessivo nel progetto è di circa 100.000 euro, coperto dall’Ateneo e dalle 32 aziende sponsor che collaborano sostenendolo con finanziamenti diretti e con la fornitura di componentistica.
Il progetto “UniUd E-Racing” nasce dall’idea di un gruppo di studenti dell’Ateneo friulano nell’ottobre del 2021 con l’obiettivo di partecipare al campionato Formula Student. La squadra è composta da una cinquantina di studenti ed è suddivisa in sei reparti: Aerodinamica, Business, Dinamica, Elettronica & Powertrain, Marketing e Telaio. Gli studenti appartengono a diversi corsi di studio dell’ateneo tra cui: informatica; ingegneria elettronica, gestionale e meccanica; scienze e tecnologie multimediali. La sede si trova nel Lab Village ed è il Laboratorio Turbomachinery and Energy Systems, che fa riferimento al Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura.
Per la stagione 2024 il team ha apportato numerose migliorie alla monoposto. Serena II è un po’ più piccola e leggera della “sorella”: ora la vettura è lunga 2.906 centimetri, larga 1.056 centimetri, alta 1.022 centimetri, con un passo di 1.061 centimetri.
Il design del telaio di Serena II ha subito modifiche significative per ridurne il peso e ottimizzarne la geometria. In particolare, la lunghezza complessiva è stata ridotta di 8 centimetri, l’arco principale è stato abbassato di 7 centimetri e l’ingombro della parete antintrusione è stato ridotto di 10 centimetri e mezzo in altezza e 4 e mezzo in larghezza. Tutte queste migliorie hanno permesso una perdita di 35 chilogrammi.
Il sistema di sospensioni è stato notevolmente alleggerito, utilizzando anche la lega di titanio. Questa nuova progettazione ha permesso inoltre di avere gli ammortizzatori anteriori più bassi migliorando la visibilità del pilota e diminuendo la resistenza aerodinamica.
Il sistema di raffreddamento è stato migliorato utilizzando radiatori più compatti, che occupano uno spazio ridotto e permettono uno scambio termico migliore.
La carrozzeria di Serena II è stata ridisegnata per migliorare l’aerodinamica, riducendo la sezione frontale e posteriore grazie al ridimensionamento del telaio. L’aggiunta di un’ala anteriore, realizzata in fibra di carbonio, ha permesso di migliorare l’equilibrio della massa.
Per quanto riguarda la parte elettronica è stato progettato e realizzato un nuovo accumulatore, ora più affidabile e di peso notevolmente ridotto. Le unità di controllo elettronico (Ecu) sono state progettate e assemblate internamente e la combinazione di queste con l’uso del linguaggio di programmazione “Rust” permettendo così un controllo dettagliato del veicolo.
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