Land Rover a otto anni di distanza dal primo lancio ha svelato a Londra la versione rinnovata della Range Rover Evoque. L’aggiornamento della nuova serie ha riguardato l’affinamento dello stile (che prende molti spunti dalla sorella maggiore Velar) e un più profondo aggiornamento della meccanica con il debutto nuove motorizzazioni elettrificate abbinate a una piattaforma d’alluminioevoluta.
La nuova Evoque ha dimensioni esterne sostanzialmente identiche a quelle precedenti con 4,37 metri totali e circa 10 mm in meno di altezza (1.649 mm), ma l’aumento del passo di 21 mm, per un totale di 2.681 mm, ha permesso di migliorare l’abitabilità per i passeggeri del divano posteriore che nella prima serie erano decisamente sacrificati. Allo stesso tempo è stato possibile ampliare i portaoggetti ed è stata aumentata del 10% la capacità del bagagliaio, ora pari a 591 litri, che salgono a 1.383 litri abbattendo il divano.
Il design del Suv compatto di Land Rover mantiene i caratteristici stilemi tipici che hanno decretato il successo del modello, introducendo elementi come i gruppi ottici Matrix Led dal taglio particolarmente sottile, le maniglie porta a filo carrozzeria e i nuovi cerchi di lega disponibili con diametro fino a 21”.
All’interno Evoque adotta il Touch Pro Duo che ha già debuttato sulla Velar con doppio schermo da 10 pollici, che ha permesso di ridurre al minimo i comandi fisici sulla plancia centrale all’insegna del minimalismo stilistico. Il sistema, che si abbina allo schermoda 12,3” della strumentazione digitale e all’head-up display, offre la compatibilità con gli standard Apple CarPlay e Android Auto e integra anche uno hotspot wi-fi 4G che può gestire fino a otto dispositivi. Per i passeggeri posteriori è previsto invece il “Click and Go”, una docking station per tablet con ricarica integrata. Nuova Evoque porta al debutto la tecnologia Smart Setting, che attraverso l’intelligenza artificiale apprende le abitudini del guidatore e anticipa le sue richieste. Dopo aver riconosciuto l’utente dal telecomando e dallo smartphone, la vettura può predisporre le preferenze legate alla posizione del sedile e dello sterzo, alla temperatura in abitacolo, ai media più utilizzati, alle modalità di massaggio dei sedili e alle preferenze in fatto di musica e contatti chiamati. È inoltre disponibile l’app InControl Remote per consultare dati in remoto, attivare la pre-climatizzazione e sbloccare le serrature.
In Evoque fa il suol debutto la nuova Premium Transverse Architecture, un’evoluzione della piattaforma precedente d’alluminioche adotta soluzioni all’avanguardia come le sospensioni posteriori Integral Link, quelle anteriori Hydrobrush, gli ammortizzatori a controllo elettronico Adaptive Dynamics e la trazione integrale Active DriveLine capace di disconnettere l’asse posteriore in maniera impercettibile, oltre al nuovo Terrain Response 2 con modalità di gestione automatica. Le capacità in fuoristrada rimangono quelle tipiche dei modelli Land Rover, con una capacità di guado di 600 mm (contro i precedenti 500 mm) con Wade Sensing opzionale e un’altezza minima da terra di 212 mm. Sono disponibili inoltre i dispositivi Hill Descent Control, Gradient Release Control, All-Terrain Progress Control e ClearSight Ground View: quest’ultimo può mostrare una visione in trasparenza a 180 gradi del cofano motore nel display centrale superiore per aiutare il guidatore nei passaggi più delicati.
La gamma dei propulsori è stata profondamente aggiornata, abbinando alle unità Ingenium quattro cilindri due litri benzina e diesel la tecnologia Mild Hybrid 48V. Al lancio la Evoque sarà disponibile nelle versioni benzina Si4 da 200, 250 e 300 Cv, con trazione integrale e cambio automatico, e in quelle diesel Td4 da 150 e 180 Cv e Sd4 da 240 Cv. La versione diesel da 150 Cv è l’unica a offrire il cambio manuale e la trazione anteriore (che sarà però effettivamente ordinabile in un secondo tempo), mentre tutte le altre propongono l’automatico nove marce e la trazione integrale. Il sistema Mild Hybrid è proposto come opzione su tutte le versioni ed è di serie per il diesel 240 Cv e il benzina 300 Cv, utile soprattutto per il benzina per sfuggire all’onere del superbollo in alcune regioni.
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