Riconoscimenti anche per il 1.0 Ford (per la sesta volta consecutiva). Nella categoria “nuovi motori” sbaraglia lo sportivissimo gruppo propulsore ibrido della Honda NSX
Raffica di riconoscimenti all’edizione 2017 dell’International Engine of the Year, che ha visto trionfare la Ferrari che vince il titolo assoluto con il V8 3.9 biturbo da 670 CV della 488 (siglato F154CB) che ha battuto in volata il boxer 3.0 biturbo della Porsche 911 e l’ibrido plug-in della BMW i8.
Il motore della Ferrari 488 ha anche vinto la categoria dei motori da 3 a 4 litri battendo il V8 4.0 biturbo AMG e il boxer 4.0 aspirato della Porsche 911 GT3 RS, mentre l’aspirato V12 6.3 della Ferrari F12 tdf ha conquistato la categoria sopra i 4 litri battendo il V10 5.2 Audi e Lamborghini ed il V12 6.5 della Aventador.
La Porsche ha conquistato la categoria da 1.5 a 2.0 con l’ottimo boxer 2.0 Turbo da 300 Cv delle 718 Cayman e Boxster (giunto davanti al 4 cilindri 2.0 della Mercedes A 45 AMG ed al 2.0 TSI Volkswagen), mentre la categoria da 2.0 a 3.0 litri ha visto primeggiare il boxer 3.0 biturbo della 911, che ha lasciato al palo il 6 cilindri in linea della BMW M3 e il V6 2.9 della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio.
L’altro propulsore primo in classifica è il 5 cilindri 2.5 TFSI 367 CV di Casa Audi, che ha vinto nella categoria da 2.0 a 2.5 davanti al 4 cilindri boxer 2.5 Porsche ed al 2.3 Ecoboost della Ford. Per quest’ultima una gradita conferma: il 3 cilindri Ecoboost 1.0 (disponibile in tre livelli di potenza da 100 a ben 140 Cv) ha rivinto per la sesta volta consecutiva nella categoria fino a 1.0 battendo il 3 cilindri Volkswagen e il bicilindrico BMW derivato dalla produzione motociclistica montato come “range extender” sulla i3, mentre il tre cilindri 1.2 Puretech del Gruppo PSA ha vinto nella sezione da 1.0 a 1.4 mettendosi alle spalle il “tre” 1.2 turbo della Mini One ed il “quattro” 1.4 TFSI con sistema ACT del Gruppo Volkswagen.
Non solo premi a motori che vanno con derivati del petrolio: l’Engine Car of the Year 2017 riconosce anche gli sforzi delle case con l’elettrificazione. Una delle categorie più ambite, quella denominata “New Engine” ed è stata vinta da Honda per il gruppo ibrido ricaricabile della nuova NSX, forte di un V6 3.5 biturbo a benzina e dei motori elettrici capaci di erogare in totale 567 Cv. La supersportiva giapponese ha battuto la Mercedes-Benz con il nuovo 2.0 diesel e l’Alfa Romeo, con il V6 2.9 biturbo della Giulia Quadrifoglio. I
l pacchetto motore e batterie delle Tesla Model S e Model X P100D ha invece vinto ancora una volta sia nella categoria Green Engine (battendo la BMW i8 e la Chevrolet Bolt), sia in quella Electric Powertrain, dove ha preceduto la BMW i3 e la Bolt. Per la BMW c’è infine la conferma: il powertrain della i8 è infatti nuovamente al top nella categoria da 1.4 a 1.8 litri, battendo lo stesso propulsore in versione tradizionale (1.5 turbo 136 CV) ed il 1.8 TSI del Gruppo Volkswagen.