Addio al motore 1.6 litri a favore di un prestazionale 2.0 litri da 231 Cv
La gamma Mini rinnova il suo vertice con un’edizione inedita della John Cooper Works, con eccezionali caratteristiche dinamiche che ne esaltano il tipico comportamento neutro e brillante. Se all’esterno cambiano dettagli della calandra con nuove griglie, prese dell’aria e grembialatura anteriore disegnata appositamente con grosse prese d’aria di raffreddamento che occupano lo spazio previsto per le luci fendinebbia nella MINI a 3 porte; design dedicato dei longheroni laterali sottoporta e della grembiulatura posteriore; spoiler posteriore John Cooper Works.
L’aspetto è subito riconoscibile grazie ad elementi di design ed equipaggiamenti sviluppati appositamente come i gruppi ottici LED con indicatori di direzione bianchi, la cornice dei passaruota dalla sagoma marcata o, ancora, la calandra del radiatore Side Scuttle e cofano posteriore con targhetta John Cooper Works. L’impianto di scarico sportivo sfoggia terminali speciali.
L’ambiente interno è d’impronta tipicamente sportiva con esclusivi sedili sportivi John Cooper Works rivestiti in Dinamica/stoffa con poggiatesta integrati. In combinazione con il cambio Steptronic sportivo a sei rapporti volante John Cooper Works, il volante acquisisce tasti multifunzione e paddles.
La John Cooper Works adotta il propulsore più potente finora mai montato in un modello di serie del marchio Mini: un quattro cilindri a benzina da 2.000 cc con tecnologia TwinPower Turbo che ha incrementato di potenza a 170 kW/231 Cv tra 5.200 e 6.000 giri/min., con un’erogazione di potenza orientata alla performance e sonorità emozionante grazie a pistoni, turbocompressore e impianto di scarico costruiti appositamente. Se la potenza del motore cresce del 10% rispetto al modello precedente, la coppia massima si eleva del 23% a320 Nm, costante da 1.250 a 4.800 giri/min.
La potenza viene scaricata a terra tramite un cambio manuale a sei rapporti, mentre l’automatico Steptronic sportivo a sei rapporti è a richiesta. L’accelerazione da 0 a 100 km/h si compie in 6,3 secondi (meno 0,2 secondi) con cambio manuale e, in 6,1 secondi (meno 0,6 secondi) con il cambio automatico. In combinazione con il cambio automatico, i valori di consumo e di emissioni di CO2 calano del 20% circa a rispettivamente 5,7 l/100 km e 133 g/km nel ciclo di prova UE.
A corollario del motore, le sospensioni tarate con la massima precisione con impianto frenante sportivo Brembo sviluppato ex novo. Di serie esclusivi cerchi in lega da 17 pollici John Cooper Works Race Spoke (a richiesta cerchi da 18 pollici). Numerosi gli equipaggiamenti elettronici di sicureza, dal servosterzo elettromeccanico con Servotronic al Dynamic Stability Control (DSC) con Dynamic Traction Control (DTC), Electronic Differential Lock Control (EDLC) e Performance Control; Dynamic Damper Control disponibile come optional.
Nonostante la cura vitaminica, la nuova Mini John Cooper Works pesa quanto come la “vecchia” versione: poco più di 1.200 kg, per una rapporto peso/potenza di 7,1 kW/kg.