Crescita a +9,8% e a 146.632 immatricolazioni. Nordio: «il taglio al “superammortamento” delle auto aziendale spinge le vendite negli ultimi mesi del 2016. Serve una nuova politica fiscale sui veicoli aziendali»
Crescono anche ad ottobre le immatricolazioni di veicoli nuovi, con 146.632 nuove unità, in crescita del 9,8% rispetto alle 133.610 vendute nello stesso periodo 2015. Si conferma la stima di un 2016 a 1.850.000 unità e una crescita più contenuta al 5,4% per il 2017. I primi 9 mesi archiviano un incremento del 16,7% con 1.553.394 unità, oltre 222.000 immatricolazioni in più del gennaio-ottobre 2015, che aveva registrato 1.330.885 unità complessive.
«Il “Superammortamento” – afferma Massimo Nordio, presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilitiche estere – ha dimostrato di funzionare soprattutto nella direzione di accelerare la velocità di smaltimento del parco anziano, pertanto avrebbe dovuto essere confermato in forma strutturale per tutte le auto aziendali e non solo per quelle strumentali, quali ad esempio quelle destinate al noleggio, i taxi, i rappresentanti di commercio, le auto delle società per lo svolgimento dell’attività di impresa».
Tra i veicoli attualmente esclusi dalla proroga, il comparto delle vetture acquistate dai liberi professionisti e dalle ditte individuali solo nel 2015 ha rappresentato circa 160.000 immatricolazioni, il 10% del totale immatricolato nell’anno, a cui si devono aggiungere tutte le auto acquistate dalle società e date in uso promiscuo ai dipendenti, anch’esse escluse dal provvedimento. Inoltre, nel 2016 tali acquisti sono certamente in accelerazione, considerando il sostegno del “superammortamento”.
«Giova, inoltre, ricordare – continua Nordio – che la mancata conferma del “superammortamento” sulle auto aziendali sta determinando un aumento della domanda nella parte finale dell’anno, con un prevedibile calo sui primi mesi del 2017. L’UNRAE – prosegue Nordio – apprezza che nell’attuale testo del DdL sul Bilancio 2017 siano previsti la proroga della “Nuova Sabatini” e l’aumento delle soglie di deducibilità di talune categorie di auto aziendali, ma deve sottolineare la necessità che venga rivista la modulazione del “superammortamento” estendendolo a tutte le auto aziendali, visti i positivi risultati ottenuti nel 2016». Sarebbe opportuno che anche l’Italia, in carenza del “superammortamento” varasse un regime fiscale ordinario per le auto aziendali, così come accade nel resto d’Europa, con l’ammortamento completo, senza tetti di spesa, del costo d’acquisto e delle spese di gestione.
Secondo il presidente di Federauto (l’Associazione dei concessionari), Filippo Pavan Bernacchi, «siamo molto scontenti dei contenuti della bozza della legge Finanziaria 2017 perché nell’ambito di una manovra complessiva di circa 27 miliardi di euro ci si è ricordati degli autoveicoli solo per penalizzarli con la riduzione del “superammortamento”, a danno del mercato delle Partite Iva che sta rispondendo molto bene. Come abbiamo espresso al ministro dello Sviluppo economico Calenda, il nostro settore non ha attualmente bisogno di aiuti o incentivi, ma di rivedere la fiscalità per i privati e per le aziende».
Dall’analisi del mese di ottobre emerge il calo degli acquisti delle famiglie che, in controtendenza rispetto all’andamento del mercato totale, segnano una flessione del 4%, con una quota che scende di 8,5% appena al di sotto del 60%. Nel cumulato gennaio-ottobre poco più di 6 vetture su 10 sono vendute a privati (61,5% di quota), per effetto mix canali di vendita, considerata la forte spinta di società e noleggi che beneficiano anche del “superammortamento”. I noleggi in ottobre hanno incrementato i propri volumi del 44,6%, raggiungendo una rappresentatività sul totale del 17,7%, grazie in particolare all’andamento del breve termine, che segna una crescita delle immatricolazioni del 123,1%, a fronte comunque di un ottimo andamento anche del lungo termine (+30,4%). Nel cumulato il noleggio risulta stabile in quota rispetto allo scorso anno, con un 20,7% del totale e una crescita in volume del 17,9%. Infine, le società in ottobre evidenziano un incremento delle vendite di quasi il 35% e un aumento di oltre 4 punti percentuali, portandosi al 22,7% di quota.
L’incremento delle immatricolazioni di vetture diesel in ottobre è stato del 15,5%, con una rappresentatività che raggiunge il 58,8% del totale; le motorizzazioni a benzina crescono in ottobre del 7,3% al 31,2% di quota, mentre le alimentazioni “ecologiche” GPL e metano proseguono la loro flessione. In particolare, il metano riduce i propri volumi del 41,4%, scendendo al 2,1% del totale, mentre il GPL del 6,2%. Le vetture ibride nel mese arrivano a superare in termini di rappresentatività il metano, raggiungendo il 2,3% del totale. Infine, anche le vetture elettriche segnano un’ottima crescita: +54,3% in ottobre.
Da evidenziare nel mese l’ottimo andamento dei segmenti medi e superiori del mercato, grazie alla spinta di società e noleggi, a fronte di un leggero attivo per le immatricolazioni di city car e utilitarie e di una forte flessione dell’alto di gamma.